dagherrotipi

nella speranza di essere capiti ...


Rai Tre, una serata come altre, come tante altre, in cui si parla di orchi, di bambini rapiti, o di presunti rapiti.Questa sera è di scena il rom, un'altra sera c'era il padre padrone, insomma, di orchi è pieno il mondo.Solo che ieri sera l'orco era un'orchessa di 17 anni, di quelle che entrano in casa, prendono i bambini e scappano via.In strada ha rischiato il linciaggio, gente forte, senza paura, in tanti a urlare con coraggio l'odio e il disprezzo.Alla televisione c'era quest'uomo dell'opera rom, mi sfugge il nome, ma più che il nome è importante come si è mosso.Imperturbabile di fronte a calunnuie e insulti, esprimeva un concetto vecchio come il mondo. Non tutti sono uguali, c'è chi sbaglia, ma c'è anche chi vive onestamente la sua vita nonostante i nostri insegnamenti. Mi ha raggelato quando dalla sua bocca è uscita questa frase:sono mille anni che ci perseguitate.Non sono bugie, è vero, tremendamente e diabolicamente vero.E allora tornano tutti i discorsi di questi infiniti mesi, la paura alimentata ad arte, l'odio instillato goccia dopo goccia nelle nostre menti assorbenti.Meno male che c'è ancora gente che riesce a ragionare, anche di fronte a fatti dolorosi. Probabilmente è l'abitudine al dolore che rende impermeabili al rancore e all'odio. Magari è una sciocchezza...