dagherrotipi

la bellezza di aver vissuto in un'altra epoca


(photo Caliope)(ascolta la musica)Strano come certi fatti di cronaca mi spingano indietro negli anni,dentro ai ricordi. E ricordo lui. L'uomo che amavo. Io avevo 17 anni e lui dieci di più. Io ero italiana e lui no. Io ero bianca e lui no (appena, appena colorato). Io non avevo mia avuto rapporti completi (che modo asettico per definire il fare all'amore) e lui aveva avuto molte donne.Mi colpi di lui il modo di condurmi per mano verso il piacere. Era il grande amore. Il primo, quello idealizzato. Quello che resta nella pelle e che ricordi, come quel profumo, quel sapore, quel suono che t'han fatto sognare.E diventare donna.Si, è questo che fece di me. Mi fece diventare donna. E se devo essere sincera, credo che i ragazzi che ho avuto dopo, abbian con lui almeno un piccolo debito di riconoscenza...Io ero curiosa, io volevo che lui mi amasse, che mi possedesse, che mi facesse godere.E lo cercavo nei pomeriggi dopo la scuola, e lo tempestavo di biglietti, e lo inondavo di dolcezza e di desiderio.I miei genitori sapevano di quest'uomo. Non ho mai detto a mia madre che facevamo l'amore, ma dato che è una donna intelligente, non ce n'era bisogno. Non mi vietavano d'incontrarlo, ma mi sorvegliavano, questo si. Eppure non m'interrogavano, non mi chiedevano. Sapevano di lui dalle mie parole, dalla musica che ascoltavo, dai libri che avevo iniziato a leggere.Un giorno arrivò sua madre, e li invitai su al lago. Ero così fiera, così felice.. così appagata..Andò tutto bene. E la mia famiglia li accolse con l'usuale buona disposizione.Un anno dopo Eric partì. E non è più tornato. Se me lo avesse chiesto, sarei partita con lui, l'avrei seguito. Si vede che non era destino.In quel frangente, si che i miei genitori cominciarono a preoccuparsi. La mia disperazione per la sua partenza, la mia insanabile tristezza...... ma dopo poco ritrovai serenità (si fa per dire), voglia di vivere e amore (altro si fa per dire) . Oggi capisco che una storia come la nostra non sarebbe possibile. Eric potrebbe essere accusato di pedofilia (oddio, Eric, ma ci pensi??) o comunque incriminato ...E' assurdo, veramente assurdo. L'unica riflessione che mi viene da fare, è che io a quell'età ero assolutamente in grado di desiderare un uomo e di volerlo, le mie pulsioni erano talmente forti da costringermi ad estenuanti sedute di fai da te..Ma prima di questo, verso i dieci anni, ricordo i giochi erotici fatti con le amichette e i fratelli. Quella era una gara a mostrarsi e toccarsi. Eravamo depravati, privi di valori??No. Non credo proprio. Eravamo molto naturali, e in modo assolutamente ... naturale...Non ci sentivamo dei mostri, anche se evitavamo di parlare ai nostri genitori di queste cose. La gente anche allora andava a puttane, gli amori di gruppo eran già stati sperimentati, i gay c'erano e pure le lesbiche. E il mondo era pieno di giovani ragazze sposate a signori ben su d'età, e pure felici.E anche i preti frequentavano le perpetue, le ragazze della parrocchia o i ragazzini. Tutto come oggiMa del sesso non di parlava come di una droga, non era demonizzato come si fa ora.Era sesso e basta. Era ricerca del piacere. Era la voglia di scoprire l'altro e di goderne. E nessuno si sognava di vietarlo, e di vietarmelo, perchè tutti ci/si rendavamo conto di quanto fosse assurdo. Al massimo si chiedeva di non sbandierarlo a destra e a manca.Ad un certo punto qualcuno ha deciso ch'era arrivato il momento di vietare, di criticare, di dire no. Anzi, qualcuno ha pensato bene di rincarare la dose, dicendo questo è peccato, questo è illecito, vergogna!! E se è un peccato, perchè non farlo diventare pure reato?Quand'è che il sesso ha dovuto prender la patente per essere liberamente esercitato?Non lo so... Io trent'anni fa godevo di poca libertà. Ma l'amore con un uomo più grande di me lo facevo, e mi piaceva. I giochi erotici con le amichette e i fratelli li facevo, e mi piacevano. Dov'è il problema???