dagherrotipi

prima di Natale uccideranno Saviano e la scorta


Stavo scorrendo i titoli di Repubblica on line quando mi sono imbattuta in questo. Che è un appuntamento con la morte, una minaccia, una sfida alle istituzioni, un insulto al vivere civile. E m'è improvvisamente venuto alla mente quell'altro scrittore, Rusdje Salman, pure lui minacciato, insultato, costretto ad una vita di reclusione pur di salvarsi la vita. Risulta che i due, incontratisi a N.Y., si siano detti:"Saviano: "Alcuni hanno paragonato le nostre vite: un libro ci ha condannati a vivere sotto scorta, condannati a morte. Ma io vedo una differenza fondamentale tra noi: tu sei stato minacciato per il solo fatto di aver scritto, nel momento in cui hai pubblicato è arrivata la fatwa. Per me è stato diverso, quello che non mi hanno perdonato non è il libro ma il successo, il fatto che sia diventato un bestseller. Questo li ha disturbati e più la cosa diventa nota e più sono incazzati con me".Rushdie: "No, invece penso che alla fine sia la stessa cosa, comunque ti hanno preso di mira perché hai scritto qualcosa che non volevano, che ha dato fastidio" " (da qui)
(photo disneymike)io non conosco Saviano e nemmeno gli uomini della sua scorta, ma non credo si debba conoscerli per dichiarare la propria solidarietà, vicinanza e indignazione. Contro quella banda(organizzazione) di criminali mafiosi dei Casalesi. Chi deve fare, faccia.