dagherrotipi

ma che è sta puzza di curry!!!


Non è facile da dimenticare, e in fin dei conti non voglio, perché mi riporta indietro negli anni, decenni direi, a quando la domenica mattina dopo la messa salendo le scale del condominio in cui la nonna viveva, venivo completamente avvolta dalla cappa di vapori saporosi. E il mio divertimento mentre facevo gli scalini a due a due, era cercare d'indovinare cosa avevano cucinato le massaie, e prima di aver fatto tutte le rampe la fame era aumentata, così pure la speranza in un piatto appetitoso.Credo che fosse un problema di muri sottili, case costruite dopo la guerra, solide, ma niete a che vedere con quelle con muri spessi 30cm, che difficilmente lasciano trasudare gli umori
della cucina.Credo che fosse anche una questione di ingredienti. Una volta la cucina era più grassa, più aromatizzata. l'aglio la faceva da padrone e il sedano e la cipolla... tanta cipolla...Ricordo con piacere quando aprendo la porta di casa, l'ultimo natale che mia madre passò in italia, sentii il profumo del suo brodo, delicato, impareggiabile.
E di quelle salsine per i lessi... uniche nel loro genere....ahi... la mamma...Credo che la qualità dei cibi si possa riconoscere anche dal profumo che emanano, il cinghiale di mio padre guidava anche nel buio stremati escursionisti al rifugio, e li rigenerava dopo due forchettate.Certo non siamo ancora abituati a certi sapori, a certe spezie. Ma sbagliamo, perché  l'uso delle spezie non è mai stato sconosciuto dalle nostre parti, anzi...
Capita spesso di pagar fior di quattrini per vacanze esotiche in cui sperimentiamo il tutto e il di più. Allora gli odori ci restano addosso, ma li fa tanto vacanza alternativa.Poi quando torniamo a casa, vogliamo essere a casa, sentirci a casa, e allora, che sono stè puzze strane che vengono da quell'appartamento, non se ne può più!!
Io rimpiango il profumo (c'é chi lo chiama odore...) di minestrone di una volta.... oggi è tutta roba surgelata, ma ve lo ricordate, com'era allora...?