dagherrotipi

PHARMACOPHEA


Ci sono donne capaci di regalare grandi sorrisi, tenerezza e amore. alcune di loro portano però in sé un grande lacerazione: una fame di affetti tale da trasformarle in antropofaghe di ciò che creano. Improvvisamente prese da un'insensata bulimia amorosa: pur sentendosi appagate e felici elevano continuamente la soglia delle aspettative della felicità. Esse, hanno talmente tanta paura di perdere la gioia che stanno provando che mimano continuamente la fine del rapporto per preservarsi in qualche modo dalla  paura che questo venga chiuso per mano dell'altro.Queste donne spesso provate e sconfitte da delusioni o più semplicemente cresciute in una sorta di anafettività e mancanza di autostima, hanno urgente bisogno di ritrovare il loro equilibrio, attraverso l'affermazione del loro essere Donna, ed essere degno di attenzioni. Questa specie di patologia per fortuna può avere una evoluzione positiva laddove il soggetto riconosca le proprie "evoluzioni" e con l'ausilio di un braccio tenero e deciso impari a non incespicare su se stesso.La migliore ed unica medicina in questo caso à l'amore.ma come tutte le medicine deve essere attentamento dosato perchè ci saran giorni in cui gli effetti saranno evidenti ed altri che sembrerà tutto perduto. Di fatto i benefici sono differiti nel tempo. Solo alcuni sono immediati, ma in quanto tali hanno bisogno di conferme e verifiche costanti.Gli effetti migliori si hanno con la somministrazione di un "ti amo, ci sono". il soggetto che risponde positivamente alla cura risponderà senza ombra di dubbio con"Ti sento"(qui ci starebbe bene "la cura" di Battiato....)(il quadro è di Boldini)