dagherrotipi

IL SABATO DEL VILLAGGIO


Bologna è per noi due una boccata di gioia, un'immersione nei nostri pensieri, la voglia mai sopita di giocare nonostante il tempo ci abbia un po' cambiato, il desiderio di confrontarci, di capire cosa l'una pensa per l'altra, e non dell'altra, di quello che viviamo: ognuna porta le sue piccole nubi passeggere e quando ce ne torniamo a casa abbiamo il sorriso negli occhi, le nostre gerle sono pesanti, ma il cuore è leggero.....la prima cosa che apprezziamo di questa città sono i bar, ieri uno carinissimo in via Indipendenza:  brioches salate con foglioline di rosmarino ..... un piacere per il palato... è questo il momento dei due, tre abbracci, del "come sono felice" e degli occhi che brillano... ieri ci siamo scambiate i "doni" e poi...via per la missione: acquisti postnatalizi!!la cosa più bella di quando compri qualcosa è di avere qualcuno per cui comprarla. si tratta di una tale ricchezza che credo superi di gran lunga il piacere di ricevere.... scegliere, toccare, accarezzare con le mani..percepire la morbidezza del tessuto e poi immaginarlo addosso a chi ami... è così che ho "scelto" giacchine tirolesi per i miei due nipotini più vicini, felpe magliette e giacche per i miei figli, magliettine molto ma molto carine per me e un maglione.... sintesi perfetta di un abbraccio caldo e morbido. la cosa incredibile è che ieri c'era quel monumento alla bellezza africana che la prima volta mi convinse alla cura al tè verde.... mi ha proposto ancora la gonna.... ma dato che continua a starmi strettina.. mi ha offerto un bel taglio di tessuto: peccato che io non possegga una macchina da cucire e non abbia più tanta pratica sartoriale.... abbiamo convenuto insieme che è meglio desistere...(Casalinga, di nascosto seguiva la scena senza parlare)...l'ufficio di Bologna l'abbiamo scelto al ristornate cinese: l'ambiente soft, discreto, ci permette di regolare questioni patrimoniali (mamma dove trovo i soldi per la partita?); contrattempi famigliari; piccoli quesiti sentimentali; in più possiamo rispondere con calma ai messaggi che continuamente ci arrivano e alle telefonate di amiche... nessuno in prevalenza capisce un accidente di quel che diciamo e noi tra un tè verde ed una zuppa piccante diamo sfogo alla nostra voglia di vivere...e alle nostre idee. (ieri osservavo Casalinga ... ha un modo di guardarti dritto negli occhi che è particolare, sempra svagato, saranno gli occhiali, ma ti guarda e sembra che entri nel cervello...mentre telefonavo e mi vedeva nervosa, mi ha preso le mani,  con un gesto che mi ricordava l'adolescenza, mi ha sfilato gli  anelli infilandomi poi i suoi, e poi ha cominciato ad accarezzarmi le mani... )il pomeriggio è il momento del relax...ed è quello che di solito dedichiamo alle scarpe, la mia passione...ma, ahimè, è anche il momento in cui le gerle ormai piene ed i portafogli ormai vuoti non consentono grandi affari...la prossima volta partiremo dalle scarpe per finire all'usato.... stanche (di cosa???) ci sediamo su di una panchina e chiacchieriamo tranquille di noi, della vita vera che è difficile anche su Venere.... ma la mia amica Venusiana e il suo grande marito Venusiano sono due gran persone...e io li abbraccio stretti e questo sia di buon auspicio... c'incamminiamo.... "Casalinga, non so se hai notato ...ma dai cinesi c'eravamo solo noi e una banda di russe o slave tutte bardate a festa....."; "secondo me è arrivata una corriera....", "tu dici??? mah! sarà!!"sbrigati, che altrimenti perdiamo il treno......ascolto My Immortal di Evanescence