dagherrotipi

ACCAREZZARSI DENTRO


sono turbata. ma felice.  per la prima volta non ho parole. non ho domande, non ho quesiti. non ho niente. tutto quello che so è che ogni cosa ha la sua risposta, ogni paura viene presa per mano e fatta sparire. ogni desiderio viene considerato, discusso, capito. tutte le parole danno origine a gesti e i gesti creano nuove parole. e io, ora non ne ho. perchè tutto nasce vive e si compie dentro di noi. perchè c'è un noi talmente forte che racchiude i giorni  e le notti. i dolori e le gioie. Forse è l'effetto della gran luce che ho dentro. del calore che sento. ma sono senza parole. perchè mi sembrano banali, limitative, non appropriate. non ho ancora ben chiaro il mio lessico della felicità. e nemmeno quello dell'amore. sarà che 48 anni si hanno ad una certa età e quindi si vive altro, in modo diverso. sarà questo.... sta di fatto  che questo fuoco che non mi divora ma mi scalda mi trova silenziosa ma con una gran voglia di esprimere. passiamo il tempo a guardarci dentro gli occhi mentre ci accarezziamo dentro il corpo. carezze che non finiscono mai, perchè il desiderio di sentirle dura e persiste e ritorna e si placa e poi torna... passiamo il tempo non a parlare d'amore, ma a donarcelo. e questo non teorizzare serve a capire con la testa e con il corpo ciò che abbiamo dentro. ciò che l'altro dice. e quello che tace.  Ma i silenzi non sono fatti per nascondere. sono altri modi per sentire.  come un cieco che sente con le mani il viso di chi ama. e poi tiene il suo sapore sui polpastrelli....c'è, e basta.  e l'unica parola che mi sento di dire, davvero col cuore è: grazie.per come mi ama e per come mi permette di amarlo. grazie(Perugino: Maria Maddalena)