dagherrotipi

La puttana del console


Aveva smesso di uscire di casa quando avevano cominciato a chiamarla "la puttana del console". Ma finché se lo dicevano sghignazzando dentro le mura della bottega del barbiere lei non c'aveva fatto caso. Quando era passata a compare le verdure per il pollo e la padrona aveva detto al ragazzo: - porta le verdure alla signora -   a chi? -  alla puttana del console! - se n'era andata senza verdure e s'era chiusa in casa.Avrebbe dovuto uscire negli orari in cui solitamente le donne preparano i pasti; gli uomini le sorridevano e al massimo si davano una gomitata ammiccandotra loro; le altre, le donne invece, quando le capitava d'incontrarle, la squadravano da capo a piedi e poi giravano lo sguardo altrove dicendo tra i denti la solita frase: ecco la puttana del console! Che poi lei, al console, aveva voluto un gran bene. E non le interessava se ogni volta che andava aveva l'alito che puzzava d'aglio per via di certe cure contro la pressione alta che sua moglie gli faceva fare, e ancor meno si preoccupava di certe carte che lui faceva arrivare a casa sua e che le chiedeva di tenere nascoste. E nemmeno dava molto importanza alle grandi dormite che si faceva quando stava con lei, a volte senza nemmeno aver fatto l'amore. Vigoroso lo era, e la cercava con un certo desiderio di monta che aveva un che di animalesco.  prò poi cedeva, e lo faceva senza ritegno. Lei quest'uomo lo amava. Lo amava da quando ragazzina lo vedeva girare per la via principale tutto vestito di bianco. Giocava a palla con altri ragazzini e ogni volta gli tirava apposta la palla addosso per avere un suo sguardo, una parola. All'inizio erano solo parolacce, poi un giorno lui le fece una carezza. Lei aveva già un po' di seno e un fidanzato che aveva diciassette anni, due più di lei. Il console si fermò e le fece una carezza, come se non l'avesse mai vista prima di allora. Passarono gli anni e lui girava con quella gran dama della moglie, tutta ventagli e svenimenti. Lei aveva smesso di giocare ai bordi delle strade. Un giorno per caso le capitò di toccare il lino bianco del vestito del console: c'aveva rovesciato sopra del vino. Nei raduni dell'alta società era ammesso che ciò accadesse. Lei poi si  era offerta di lavargli il vestito e lui, diligentemente nudo, approfittò di quel corpo, senza troppo pensare alla moglie: in fondo quella ragazza così amabile e generosa gli piaceva da molto tempo. Lei aveva contraccambiato con passione e dedizione quell'amore non benedetto da dio.- Oggi è accaduto di nuovo - che cosa?- mi hanno chiamato la "puttana del console"- ancora? accidenti ma lui è morto da almeno tre anni e ancora ti chiamano così?!?- Sono andata a trovare un suo amico, veniva spesso a casa mia quando ancora c'era lui, il console. Credevo di piacergli. Mi ha detto che mai e poi mai avrebbe toccato ciò che era stato del console -.Da anni, dopo la morte del console, prende la strada cercando di evitare gli sguardi severi della gente,  oggi che guardandola sorridono dicendo:- Guarda c'è anche il bastardo del console -MMG