Nella mia vita mi è capitato e forse mi capiterà ancora d’innamorarmi di un uomo sposato. Non scrivo per perorare la mia causa, è una causa perdente, scrivo per ricordare a me stessa come ci si arriva e perché.Il grande inghippo, almeno per me donna, sta nel considerare l’altro semplicemente e solo come uomo. E niente più. Mi spiego meglio: se incontro un uomo e quell’uomo mi piace, mi affascina, mi attira a se, io non gli chiedo solitamente chi sia, che faccia, quanto guadagni, se abbia contratto la varicella o il morbillo da piccolo. Lo vedo per quello che è davanti a me. Ovvio, devo piacere a quell’uomo, deve instaurarsi tra di noi un legame talmente forte da non farti desiderare altro, altrimenti nulla scatta, nulla succede. Di solito a quel punto l’uomo ti confessa che è sposato. Puoi fermarti, e a volte lo fai perché da persona saggia sai che porterà oltre al piacere un grande dolore al momento del distacco, o vai avanti dritta verso il muro, ma non puoi farne a meno perché desideri proprio lui, il suo corpo, la sua mente, il tempo che potrà donarti. Il difficile è avere a che fare con ciò che non conosci, con la sua realtà che incombe, con i tuoi desideri che non collimano spesso coi suoi, irrealizzabili per mancanza di tempo, di giorni e notti da trascorrere insieme. E quando questo capita, per una serie di circostanze tra loro favorevoli, t’immergi in un quotidiano che sembra reale. Ma mai, e poi mai lo sarà. Qualcuno dice che agli uomini non interessa ciò che vivono, lo fanno perché trovano donne disponibili. Forse è quello che veramente gli uomini pensano di noi donne che li abbiamo ascoltati, abbiamo fatto l’amore con loro, qualche volta li abbiamo sorpresi e ci siamo sorprese di loro, abbiamo accettato realtà a noi sfavorevoli, minuti contati e telefonate spezzate. Francamente lo troverei riduttivo, infamante, ma non per me, per loro, gli uomini. In realtà, credo che una buona percentuale di loro si stupisca di se stessa, sia obiettivamente impreparata nel momento in cui inizia una relazione. Alcuni pensano che sia possibile amare due donne contemporaneamente, altri credono di poter allungare il giorno in modo da avere tempo per entrambe e il lavoro … C’è chi riesce a crearsi una doppia vita. I più onesti non riescono in nessuna di queste cose. Dopo un po’ mollano, Tornano ad un solo amore, alla famiglia, ai figli, alle abitudini di sempre.E’ che non sempre è possibile ragionare prima. Ci sono anime e corpi che ti fanno vibrare come non accadeva da tempo. O come non è mai accaduto. Capita che le incontri e vuoi lasciarti travolgere perché sei vivo, perché ne hai bisogno. Certo dovresti pensare a quello che stai tradendo, la fiducia di una persona che ti ama e che tu ami. E questo dovrebbe fermarti. Ma a volte l’amore è già svanito da tempo, oppure lo credi, lo pensi, ragionevolmente convinto che non ci sia più niente. E allora hai voglia di abbandonarti in quelle braccia e in quel corpo. Hai voglia di quelle parole, di quella complicità che nasce e cresce. di quelle telefonate mentre sei in macchina o nei momenti in cui sei solo … E ti senti vivo, ancora. Io li ho visti gli occhi di un uomo innamorato di me. E ho sentito anche il dolore della rinuncia. La forza che a volte ci vuole per dire basta. Le donne che come me hanno amato o amano un uomo sposato dovrebbero sempre ricordare che non lo avranno mai. Mai volere qualcosa che già appartiene ad un'altra. Prendere quello che ti viene dato e nient’altro desiderare. D'altro canto e mi rincresce dirlo, le volte che mi sono sentita in colpa per ciò che stavo rubando ad un altra donna, ho sempre rimandato indietro questo pensiero. Era il marito che doveva pensare a lei, era una sua responsabilità di cui io non volevo e non potevo essere investita. Perché? Ma perché io avevo conosciuto lui e amavo lui e volevo che lui fosse felice con me, perché lui me lo aveva chiesto. Niente altro. Non ho mai chiesto ad un uomo di lasciare la moglie e sono contenta di questo.p.s.: va da se che spesso siano gli uomini a decidere la fine di un rapporto, ma niente impedisce a noi donne di scegliere che fare della nostra vita.