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Uno=zero

Post n°2828 pubblicato il 17 Aprile 2023 da magdalene57

Una volta l'allora mia fidanzato (marito n.1), sapendo che mi si può conquistare con una canzone, mi portò ad un concerto sotto un tendone da circo. Era enorme. Non capivo dove mi trovassi. Eppure c'era il mondo li dentro. Età media trentanni, tutti con gli accendini, e tutti con uno strano nomignolo che a dire il vero mi lasciava unn poco perplessa: sorcini.

Abituata alla musica degli Inti Illimani, trovavo un pochino strano quell'essere vestito in modo molto eccentrico che si muoveva come un corvo impazzito su un palcoscenico pieno di luci. E poi ad una sua parola, ad un suo cenno, tutti ad accendere gli accendini e a cantare con lui.

Non è mai stato uno dei miei preferiti. Temo per quel senso di "superiorità" che avevamo a quel tempo, a quell'età, per certa musica, pervasa d impegno politico che doveva partire dagli zoccoli ai piedi, alle matite in testa usate come fermacapelli alternativi. L'avete mai usata? era comodissima, impossibie esserne sprovvisti a scuola: avvolgevi i lunghi capelli attorno alla matita in un chignon, e alcune ciocche cadevano lungo il viso. Era un movimento voluto, malizioso, direi, ad averne consapevolezza, sensuale, e di consapevolezza ne avevamo....

Comunque, l'atmosfera di quel tendone da circo mi colpi (ho sempre avuto un debole per i tendoni da circo), e pure per quelle luci accese nel bugno generale, per le persone che cantavano senza perdere una partola, una nota: un mondo nuovo per me.  Non sono mai stata un fraquentatricve di grandi concerti, più tardi con l'età avrei potuto sfruttare Orlando ed essere presente a grandi eventi, nonb lo feci mai. sapevo che a lui non piacevano queste intromissioni. E poi non sono donna fatta per concerti: preferisco musica a tutto volume in cuffia, o stesa sul divano, possibilmente non da sola, ma anche sola.

Oggi qualcuno mi ha suggerito una canzone, inconsapevolmente facendo riaffiorare ricordi sepolti da decenni.
A volte le persone ti fanno regali inaspettati se solo lasci che i ricordi riaffiorino senza timore.
Comunque il marito n,1 amava sopratutto Elvis e Dylan. Sua figlia ha tutti i suo lp conservati come reliquie e di tanto in tanto li fa ascoltare ai ragazzi. Ovviamente, esclusivamente, su piastra.

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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/23 alle 18:11 via WEB
Renato Zero, non l'ho apprezzato da subito, io mi sono fermato alla fine degli anni sessanta con la musica che preferivo e adoravo. Tutto quello che sia venuto dopo, ovvero, dagli anni settanta in poi, lo conoscevo per ragioni professionali, e tra i tanti interpreti, alcuni mi piacevano altri mi erano indifferenti. Eppure con "loro" ci lavoravo e avevo conoscenza quanto bastasse per espletare il mio lavoro. Le mie radici musicali sono altrove e indietro nel tempo. Quando Zero cambiò, allora cominciò a intrigarmi e man mano che incideva dischi, mi piacevano sempre i brani, almeno quelli più belli e famosi. Io adoro la musica ma se non mi prende il cuore, non fa per me. Buona sera cara Magda.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 17/04/23 alle 18:19 via WEB
Io adoro la musica ma se non mi prende il cuore, non fa per me... Idem, mio caro... E non mi interessa chi canta o cosa canta... ma se in quel momento mi travolge... beh.. entra nella mia play list...:-)
 
OgniGiornoRingrazio
OgniGiornoRingrazio il 17/04/23 alle 19:16 via WEB
Io son sorcina ed ho frequentato qualcuno dei suoi concerti al forum d'Assago.La canzone che mi ha sempre fatto da traino nei momenti peggiori è il Carrozzone..ma ha ragione Monellaccio quando dice che i suoi brani si son riempiti di poesia con la maturità. Anch'io vengo ipnotizzato dai tendoni di circo e dalla vita che contengono.*_* Ciao Margy
 
 
magdalene57
magdalene57 il 17/04/23 alle 19:36 via WEB
Non posso parlare di Renato perché non è mai stato tra i miei cantanti preferiti, al massimo mi ascoltavo I migliori anni della nostra vita. E mi piaceva. Mi piace anche la sua voce. Dove fosse quel tendone non lo so, però era molto suggestivo..:-)ciao cara
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 17/04/23 alle 19:26 via WEB
Mi sfugge la sensualità nell'usare la matita come fermacapelli. Penso che in quegli anni, Zero fosse davvero rivoluzionario. Certo che passare da Elvis e Dylan a Zero è un bel salto!
 
 
magdalene57
magdalene57 il 17/04/23 alle 19:47 via WEB
ehhhhh caro mio, non hai frequentato le magistrali nei primi anni 70.... La matita era il gesto noncurante di chi raccoglie capelli con un movimento deciso delle mani , alzando entrambi i gomiti e lasciando libero alla vista altrui l'incavo dell'ascella e la sagoma del seno... Poi una mano arrotola su se stessi i capelli e con l'altra infili la matita e la giri in modo che blocchi la chioma... Non è una acconciatura rigida, come sarebbe con un elastico qualsiasi; non è un acconciatura ordinata perchè quasi subito da rigido che era, lo chignon o meglio, la banana (ha la forma di una banana) cede e ciuffi sottili di capelli ricadono a contornare il viso, sottili onde composte o riccioli,e il viso assume quell'aria intrigante e maliziosa che quell'età concedeva. Non so perché mi abbia portato a quel concerto, di certo non era il suo artista preferito, te lo posso assicurare, forse avrà voluto farmi una sorpresa, stupirmi con effetti speciali...:-) Elvis lo idolatrava e mi dedicava spesso suoi brani, era la sua parte romantica; Dylan rappresentava la sua parte impegnata. Quando morì, nostra figlia lesse alla funzione un testo di una canzone di Dylan che a lui piaceva particolarmente...
 
exietto
exietto il 17/04/23 alle 22:15 via WEB
I migliori anni della nostra vita mi piace molto, per il resto non sono mai stato un sorcino. Però chapeau a R.Zero, penso che "il concerto" in italia per un italiano forse se l'è inventato lui, nel senso che gli italiani cantanti andavano sino ad allora a canzonissima, sanremo, o i locali chic della riviera toscana. Non sono cmq nemmeno un fans della tua di musica, che capisco benissimo il genere. SI', belle le matite fermacapelli, in classe mi facevano impazzire (le ragazze con i capelli cosi raccolti). Grazie di questa tua personale testimonianza, bello leggerti.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 17/04/23 alle 23:27 via WEB
grazie a te, che hai ricordi simili ai miei... è un bel modo per non sentire la solitudine del tempo che passa..:-))) Buonanotte
 
woodenship
woodenship il 17/04/23 alle 23:27 via WEB
Nemmeno io sono un animale da concerto. Però a qualcuno riuscii ad assistere. Poi lasciai perdere: odio non vedere da vicino gli artisti, oppure non sentire bene la musica. Forse sono troppo individualista e non riesco ad immedesimarsi in un rito collettivo com'è un concerto.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 17/04/23 alle 23:29 via WEB
vuoi mettere stare cinque/sei ore in piedi ??? per fortuna hanno inventato la riproduzione di musica ad alta fedeltà ... pe4r quelli come noi: individualisti da divano..:-))) Buonanotte!
 
elyrav
elyrav il 18/04/23 alle 08:13 via WEB
Renato Zero è un grande!!! Non mi è piaciuto da subito, ma quando l'ho capito ... non ho potuto non amarlo. Serena giornata :)
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/04/23 alle 09:11 via WEB
Di certo non è uno di cui dimenticarsi. Anch io penso che negli anni sia cresciuto tanto ed abbia scritto ed interpretato con sempre maggior sensibilità. Buonagiornata cara
 
   
elyrav
elyrav il 19/04/23 alle 07:56 via WEB
Sì proprio così ha scritto ed interpretato con sempre maggiore sensibilità :) buona giornata
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 18/04/23 alle 17:12 via WEB
Dici bene: la musica deve prendere il cuore. Quella di Renato Zero non ci riesce a catturarmi. Qualcosa canticchio ma nessuna emozione. Al contrario delle suggestioni che mi lascia Dylan.
Non sono amante dei concerti sotto i tendoni. Ma amo ancora la matita fra i capelli che poi scivolano puntualmente fuori ribelli.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/04/23 alle 20:16 via WEB
Compagna di matite!... la sapevamo lunga noi fanciulle ..:-))
 
cassetta2
cassetta2 il 19/04/23 alle 15:00 via WEB
Hai l'aria di una persona normale, come mai sei su Libero?
 
 
magdalene57
magdalene57 il 19/04/23 alle 19:28 via WEB
ehhh... mio caro... l'apparenza inganna...:-)))
 
Dott.Ficcaglia
Dott.Ficcaglia il 19/04/23 alle 17:42 via WEB
Avrò un'estate piena di concerti, me lo sento.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 19/04/23 alle 19:31 via WEB
bene!! facci sapere chi viene ... magari val la pena fare un salto!!
 
misteropagano
misteropagano il 19/04/23 alle 18:50 via WEB
Te lo dico io dove era il tendone, forse eravamo vicine ma io accompagnavo mia sorella dal mare dove eravamo in vacanza al teatro tenda dell'Eur non era complicato ma eravamo cmq due minorenni))); a casa mia dal jazz al rock e punk rock fino a Zero eravamo il meglio del trend musicale spartito per età e chignon, io tutt'ora lo faccio, anzi ora, prima i capelli - per default - dovevano essere liberi ...
 
 
magdalene57
magdalene57 il 19/04/23 alle 19:35 via WEB
Sai che è proprio possibile! Ricordo che lui aveva zii a Roma, è proprio possibile fosse all'EUR... Anche tu quindi compagnadi matita... che banda!!
 
   
misteropagano
misteropagano il 19/04/23 alle 19:44 via WEB
beh gusti musicali a parte sappi che abbiamo assistito ad uno dei primissimi concerti di Zero a Roma, e non è poco:):) quanto alla banda chignon, si, dallo zeppo di legno ai pennelli e ogni cosa sia*
 
     
magdalene57
magdalene57 il 20/04/23 alle 13:55 via WEB
... e le gonnellone... la borsa modello "postino" portate a tracolla.. le sigarette gitanes dalla scatola azzurra ... la cinghia di gomma per i libri... e il patchouli addosso in dose industriale ...:-))))
 
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con la testa piena dello spietato gemito
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(R.J.W)



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E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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