Il lavoro non sempre lo puoi sceglierea volte tra te e i tuoi sogni ci sono necessità, scadenze e obblighi che richiedono un compromesso… e allora dici: “ma sì, lo farò solo per qualche mese… finisco di pagare quel prestito, metto qualcosa da parte e poi mi dedico nuovamente ai miei progetti” …e così mi sono ritrovata a fare la commessa in un negozio di abbigliamento.“bellooo, interessante” qualcuno aveva avuto anche il coraggio di commentare…Cosa ci trovassero di bello e interessante nel vendere vestiti a persone spesso indecise, assillanti e complessate non lo so… E poi ho iniziato. Il proprietario non c’è mai… ma ci sono i responsabili.Lei sposata, lui pure, non tra di loro… però…Però a vederli…E ci sono le altre commesse, tutte trattate come animali… tutte tranne una.L’amica della responsabile che ormai si atteggia a “padrona di casa” anche lei. Mangia e impartisce ordini, spesso stupidi e privi di senso. Anche lei è sposata.Osservando questo trio medusa, la seconda cosa che verrebbe voglia di fare, (la prima non si può dire) è quella di dedicarsi allo spionaggio e, come un agente 007, far sapere ai rispettivi mariti, alla moglie, al vero proprietario… tutto quello che succede. Quando arrivano le due signore, truccate come Moira Orfei e sorridenti come iene, si siedono e mangiano come fossero maiali: brioche, biscotti, merendine, cioccolate, cappuccini… tutto offerto dall’altro responsabile a cui è stato promesso qualcosa. Le formalità con loro si sono perse da un pezzo; non salutano, non offrono e se è la tua giornata fortunata, non ti considerano affatto. Ma se è qualcun altro ad andare a prendere un caffè e non offrire, se quando arrivano non ci si mette tutti sull’attenti per salutare “apriti cielo” tacciati come cafoni, maleducati, villani, rozzi, incivili! E affermano tutto con molta convinzione!
Il lavoro nobilita?
Il lavoro non sempre lo puoi sceglierea volte tra te e i tuoi sogni ci sono necessità, scadenze e obblighi che richiedono un compromesso… e allora dici: “ma sì, lo farò solo per qualche mese… finisco di pagare quel prestito, metto qualcosa da parte e poi mi dedico nuovamente ai miei progetti” …e così mi sono ritrovata a fare la commessa in un negozio di abbigliamento.“bellooo, interessante” qualcuno aveva avuto anche il coraggio di commentare…Cosa ci trovassero di bello e interessante nel vendere vestiti a persone spesso indecise, assillanti e complessate non lo so… E poi ho iniziato. Il proprietario non c’è mai… ma ci sono i responsabili.Lei sposata, lui pure, non tra di loro… però…Però a vederli…E ci sono le altre commesse, tutte trattate come animali… tutte tranne una.L’amica della responsabile che ormai si atteggia a “padrona di casa” anche lei. Mangia e impartisce ordini, spesso stupidi e privi di senso. Anche lei è sposata.Osservando questo trio medusa, la seconda cosa che verrebbe voglia di fare, (la prima non si può dire) è quella di dedicarsi allo spionaggio e, come un agente 007, far sapere ai rispettivi mariti, alla moglie, al vero proprietario… tutto quello che succede. Quando arrivano le due signore, truccate come Moira Orfei e sorridenti come iene, si siedono e mangiano come fossero maiali: brioche, biscotti, merendine, cioccolate, cappuccini… tutto offerto dall’altro responsabile a cui è stato promesso qualcosa. Le formalità con loro si sono perse da un pezzo; non salutano, non offrono e se è la tua giornata fortunata, non ti considerano affatto. Ma se è qualcun altro ad andare a prendere un caffè e non offrire, se quando arrivano non ci si mette tutti sull’attenti per salutare “apriti cielo” tacciati come cafoni, maleducati, villani, rozzi, incivili! E affermano tutto con molta convinzione!