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Creato da caddeomario il 12/04/2010
...amore, arte, poesia,...sogno, realtà, mitomania...
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L’ORIZZONTE
L’orizzonte è una linea ingannevole,
meta tanto irraggiungibile
quanto omerica sirena irresistibile…
Dopo Colombo l’uomo ha navigato
sempre più lontano,
dopo Gagarin ha volato
ancora più in alto,
ben oltre quanto
poteva spaziare lo sguardo
con l’inesauribile volontà dell’animo
e ancor più con l’immaginazione,
per poi ineluttabilmente sfumare
in uno spettro cromatico indefinito…
La luce del faro tra le nebbie
esplora l’improbabile orizzonte fittizio
laggiù dove l’amplesso del cielo
sembra inghiottire il mare…
laddove gli arcani svaniscono
e poi si rigenerano e s’infittiscono,
il bene talvolta prevale sul male,
la vita lotta avvinghiata alla morte,
la quiete s’alterna alla tempesta, forse…
Inutile riflettere su tutto questo,
chi sono io del resto?
dal momento che non ha senso
voluttuosamente inebriarsi d’immenso,
particella pulsante dell’universo,
equazione di materia, spazio e tempo,
oltre l’impercettibile confine virtuale
avanzato sistematicamente al di là del limite,
riproposto più avanti
dal momentaneo illusorio orizzonte …
tra il chiarore del giorno
e l’oscurità della notte,
tra la luna nascente
ed il sole che muore,
tra la felicità e l’amarezza,
tra la consapevolezza e l’incertezza,
tra la gioia e la disperazione,
tra la follia e la ragione,
tra il sogno e la realtà,
tra il peccato ed il riscatto,
sul pentagramma dei miei sbalzi d’umore
in un crescendo di botte da matto,
tra l’amore e l’odio,
tra ciò che sono
e quanto ancora voglio…
(Mario Caddeo, 2009)
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"Sguardo intrigante"
Ho sfidato l'incubo di una tela bianca
tracciando a memoria un accenno di sorriso,
nei miei sogni ad occhi aperti il paradiso,
soltanto un viso senza corpo nè anima
allo specchio di anonime evocazioni,
sospiri e tempestose emozioni,
girandola concentrica di vibrazioni...
Eppure non scoprirò mai
chi ha fulminato il mio sguardo
centrando il cuore con un dardo,
o nel piccolo mare quasi piatto
della mia vita, del mio destino,
ha scagliato soltanto un ciottolino
suscitando uno tsunami assassino...
(Mario Caddeo, 2007)
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