Creato da cafelitteraire il 01/08/2007
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a me era piaciuto tantissimo minority report di dick. voi...
Inviato da: vola.farfallina
il 12/09/2007 alle 00:35
 
Ho notato una buona dose di amarezza nel tuo commento, così...
Inviato da: JoeChip67
il 25/08/2007 alle 20:47
 
ho provato a interpretare tutti i modi possibili questo...
Inviato da: pulcenelcuore
il 25/08/2007 alle 15:25
 
BUONA SERATA:-)
Inviato da: FrancyRich
il 08/08/2007 alle 21:19
 
molto carino, complimenti!
Inviato da: kimar78
il 06/08/2007 alle 09:57
 
 

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Scrivere i sentimenti....

Post n°13 pubblicato il 30 Aprile 2008 da cafelitteraire

Il sito ove esprimere i vostri stati d'animo...

Poesie...passione....lettere.....scrivi, commenta, o vota....


un luogo ove passare con spensieratezza, qualche attimo della nostra frenetica giornata.


http://www.cafelitteraire.altervista.org

 
 
 

I nomi di Dio

Post n°12 pubblicato il 06 Settembre 2007 da JoeChip67

Solo l'uomo possiede il linguaggio. Solo l'uomo può far nascere il linguaggio. E poi... dando nome alle creature, l'uomo ha stabilito il suo predominio su loro.

Il loro nome significa controllo, allora. Quindi nessuno deve pronunciare il mio nome perché nessuno deve, o può, avere controllo su di me.

Allora Dio ha giocato con Adamo. Ha voluto mettere alla prova l'uomo per vedere se conosceva i nomi esatti degli animali. Era solo una prova. A Dio piace giocare.

- P.K. Dick

 
 
 

V.A.L.I.S.

Post n°11 pubblicato il 02 Settembre 2007 da JoeChip67

Una particella di metallo tossico è annidata in ciascuno di noi: "ciò che è sopra (il macrocosmo) è ciò che è sotto (il microcosmo)". Siamo tutti feriti e tutti abbiamo bisogno di un medico: Elia per gli ebrei, Asclepio per i greci, Cristo per i cristiani, Zoroastro per gli gnostici, i seguaci di Mani, e così via. Noi moriamo perché nasciamo malati... nasciamo con una scheggia di metallo pesante dentro di noi, una ferita come la ferita di Amfortas. E quando saremo guariti saremo immortali; è così che doveva essere, ma la scheggia di metallo tossico entrò nel macrocosmo e simultaneamnete entrò in ciascuna delle sue pluri-forme microcosmiche: noi.

- P.K. Dick

 
 
 

WAGNER

Post n°10 pubblicato il 28 Agosto 2007 da JoeChip67

PARSIFAL: Mi muovo solo di poco, eppure già mi sembra di essere andato lontano.

GURNEMANZ: Vedi, figlio mio, qui il tempo si tramuta in spazio.

 
 
 

SESSUOFOBI

Post n°9 pubblicato il 27 Agosto 2007 da JoeChip67

Da un lato il sesso si purifica accuratamente da tutte le "impurità" quali il contrarre obblighi, allacciare vincoli, acquisire diritti. Dall'altro, invece, si purificano tutti gli altri rapporti - in modo meticoloso, accanito, ossessivo e talvolta addirittura prossimo al panico - da qualunque vago sospetto di sessualità capace di addensarli e renderli permanenti. Si fiutano sottofondi sessuali in qualsiasi emozione che esuli dal magro inventario dei sentimenti compresi nell'ambito dell'incontro occasionale, in ogni offerta d'amicizia, in nogni manifestazione di interesse personale verso qualcuno. Oggi il complimentare un collega di lavoro per il suo fascino o per la sua bellezza è visto sempre più spesso come una provocazione sessuale, e l'invito a prendere un caffé è considerato una "molestia sessuale". Lo spettro del sesso imperversa negli uffici e negli studi dei professori, la minaccia incombe in ogni sorriso, in ogni sguardo, in ogni tentativo di conversazione. Le conseguenze sono il rapido assotigliarsi di ogni intima e stretta relazione interumana e la perdita del desiderio di allacciarne qualcuna.

- Zygmunt Bauman

 
 
 

LIBERTA' E DIPENDENZA

Post n°8 pubblicato il 25 Agosto 2007 da JoeChip67

La contraddizione di cui è satura la vita umana proviene tutta dalla coerente logica della specifica esistenza umana e non ha bisogno di alcun'altra spiegazione. Libertà e dipendenza - gioia della creazione e amarezza della sottomissione - nascono entrambe da questa incurabile condizione umana di autocostituzione, autocostruzione e autoasserzione, che il concetto di cultura cerca in vari modi di catturare e trasmettere. Nascono entrambe dallo stesso ceppo; anzi non sono neanche due rami separati, ma una cresce nell'altra, una è la condizione dell'altra: la libertà si compie nella dipendenza, la schiavitù nell'emancipazione.

- Zygmunt Bauman

 
 
 

LINGUAGGIO

Post n°7 pubblicato il 24 Agosto 2007 da JoeChip67

Wittgenstein ha chiaramente dimostrato che non si può usare un linguaggio "privato"; non si dà lingua senza riconoscimento sociale dei necessari nessi tra segni e i significati da essi definiti.

Non aveva previsto, però, il proliferare della possibilità di comunicare, con i moderni mezzi di comunicazione (internet eccetera), cosicché se il linguaggio resta socialmente condiviso, i significati dal linguaggio espressi persono di "significato" nella marea di espressioni e di voci che si susseguono nel web, che si rubano lo spazio vicendevolmente, si urtano e si sovrappongono senza posa.

Il linguaggio ha perduto quasi completamente la capacità di comunicare un qual si voglia significato; anche se resta un sistema di segni socialmente condiviso, non v'è più nessuna comunità in cui comprendersi e condividere la realtà significata.

 
 
 

MOVIMENTO

Post n°6 pubblicato il 23 Agosto 2007 da JoeChip67

[...] parli proprio tu che non fai assolutamente nulla.

Io non faccio nulla, ma è una cosa molto diversa, io non mi recito nessuna commedia, al contrario [...] che devono sempre tenere tutto in movimento, se stessi in primo luogo.

- Ingeborg Bachman

 
 
 

AND JUSTICE FOR ALL

Post n°5 pubblicato il 22 Agosto 2007 da JoeChip67

Sappiamo dalle fondamentali e penetranti analisi storiche di Barrington Moore jr. che se le masse (ossia, in questo caso, tutte le persone che non si occupano professionalmente di filosofia) hanno al massimo una vaga idea della "giustizia in quanto tale" e della "giustizia in genere", esse riescono a riconoscere senza esitazione una situazione di ingiustizia. In contrasto con la suggestione lessicale, è proprio l'"ingiustizia" ad avere la priorità logica e fungere da concetto positivo, mentre l'idea della "giustizia" deriva dalla negazione di ciò che è "ingiusto". L'ingiustizia è sempre stata il concetto basilare, di partenza, dell'etica popolare o corrente, mentre la "giustizia" era una derivazione subordinata dell'opposizione semantica. La giustizia qui non è altro che l'avversario - e auspicato trionfatore - dell'ingiustizia. Soltanto l'ingiustizia è un fatto tangibile, empirico, solo essa ci viene dato di sperimentare; invece la giustizia è una visione di salvezza, di recupero delle perdite, di rimedio ai torti, di premio per le sofferenze patite: in breve, una visione di riparazione dello stato di cose esistente, che uno stato d'ingiustizia.

 - Zygmunt Bauman

 
 
 

CAPITALISMO?

Post n°4 pubblicato il 21 Agosto 2007 da JoeChip67

Ci sono sempre state delle chiese per nascondere la morte di Dio, o per nascondere che Dio era dovunque, il che è la medesima cosa.
Ci saranno sempre riserve di animali e di indiani per nascondere che questi sono morti, e che siamo tutti degli indiani.
Ci saranno sempre delle fabbriche per nascondere che il lavoro è morto, che la produzione è morta, o che essa è dovunque e in nessun luogo. Perché oggi non serva a nulla combattere il capitale sotto forme determinate.
In compenso, se diventa chiaro che esso non è più determinato da checchessia, e che la sua arma assoluta è di riprodurre il lavoro, come immaginario, allora è lo stesso capitale che è assai vicino a crepare.

- Jean Baudrillard

 
 
 

Il caffé fa male?

Post n°3 pubblicato il 08 Agosto 2007 da JoeChip67

Il caffé fa male?
L'intera esistenza fa male!

Vita e morte non si richiamano l'un l'altra, non procedono a braccetto come sorelle?
A che pro, dunque, prolungare quest'insana agonia.

"Anche il cristianesimo nasce dal desiderio servile della vita ad ogni costo, sublimato nel desiderio della vita eterna."

L'Ombra ha una realtà ben superiore ad ogni materia, perché trae origine dalla Luce stessa.

La vita è viaggio... vero viaggio è ritorno.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 02 Agosto 2007 da cafelitteraire

Grazie a tutti quelli che sono passati a sbirciare e a lasciare un segno nel sito...presto sarà possibile dare un occhiata anche dall'esterno senza prima iscriversi, per avere un'idea globale del sito....però, c'è la FAQ e il regolameno a DX della home che spiegano in buona parte il tutto..

 Soraya

 
 
 

Ecco il mio sito!

Post n°1 pubblicato il 01 Agosto 2007 da cafelitteraire

Progetto nata da un bel pò di tempo nella mia testolina e grafica elaborata con estrema cura dalle miei manine...il destino ha voluto che incontrassi un eccellente programmatore che mi ha aiutato a dar vita a sito Cafè Litteraire

E' un luogo ove è possibile condividere l'emozione che sa regalare la scrittura...l'arte sublime che muove le mani di colore che si lasciano andare..

E' possibile pubblicare scritti personali, scegliendo tra più di 50 categorie...inserire un articolo, commentare gli scritti degli altri utenti, votarli e crescere attraverso "punti Esperienza" che si accumulano frequentando il cafè virtuale.

E' possibile interagire con gli altri utenti attraverso "Cartoline" virtuali...scrivere nelle bacheche e lasciare un "segno" del proprio passaggio, nell'angolo spensierato. Si può compilare una propria scheda personale e consultare quella degli altri iscritti...e condividere con tutti i partecipanti, l'emozione dei propri lavori.

E' anche possibile inserire, negli spazi appositi, opere di autori famosi, per dar la possibilità ad altri di leggere cose che non avevano ancor letto...

Insomma...inutile dire altro...vieni a sbirciare...il mio contatto li è SORAYA

Dimenticavo...il sito è interamente gratuito...potete sbirciare senza problemi! ^^

http://www.cafelitteraire.altervista.org

 
 
 
 
 

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