Post n°3 pubblicato il 13 Febbraio 2011 da cafeplacino
A dispetto del titolo "religioso", non è di esperienze mistiche che vorrei parlare. O forse... si? Una sera di ottobre di sette anni fa il mio compagno mi chiamò per dirmi “Ho da mostrarti una cosa! Passo a prenderti!”. Rimasi alquanto perplessa quando mi portò dinanzi ad una bacheca buia di un’agenzia immobiliare. “Appartamento zona centro terzo piano mq 150 salone 3 camere doppi servizi terrazzo mq 50 a livello” … “terrazzo mq 50 a livello”… “terrazzo mq 50 a livello”… “terrazzo mq 50 a livello”…???!!! Annaflora Placino, architetto |
Post n°2 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da cafeplacino
Nel mondo del lavoro esistono professionisti e clienti: solo la mia categoria fa eccezione. Non lo sa invece il cliente, che fa tutt’altro lavoro e che ti viene a chiedere consulenza portando con se il suo “progettino”, quello che orgogliosamente ha disegnato di sera, per distrarsi dalla routine, perché egli sarebbe voluto essere un "architetto"… tutto in barba alle regole del buon senso! Una nicchia va bene, una curva pure… ma non pareti che prendono la forma dei mobili! Una casa deve avere degli spazi da vivere, da riempire, deve essere un insieme armonioso di funzioni, non un patchwork astratto! Lasciate che ciascuno svolga il lavoro per il quale ha studiato!
Annaflora Placino, architetto |
Ricordo la porta a vetri con le iniziali dei proprietari, l’alto salone dentro il quale si affacciava un’elegante balconata a colonnine e l’acquario, che, con la sua luce blu, colorava di mistero il corridoio. Ricordo delle vetrinette, simili a bow window, che a Natale si illuminavano, mostrando al loro interno un antico presepe, e la cucina, idealmente divisa in tre angoli accoglienti dei quali uno illuminato da una cappa scintillante. Ricordo il suono ovattato dei passi lungo la scala in legno, che, ruotando, conduceva al piano superiore e, qui, le finestre a pavimento affascinanti come "oblò" di un sottomarino. Ricordi di molti anni fa, quando ero piccola, veramente piccola per sapere che un giorno sarei diventata un architetto. All’epoca, come oggi, centellinavo con lo sguardo gli spazi intorno a me. Già allora, senza capirne la ragione, mi emozionavo osservando queste piccole architetture chiamate “case”... Annaflora Placino...architetto... |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.