CAFFE' AMARO

CONTATTI, gratis mai


Il mio lavoro, la mia vita sono fatti di contatti, di persone. Di numeri di cellulari e di indirizzi e-mail. Di facce da ricordare e a cui sorridere, comunque. Contatti con persone dalle quali ti aspetti qualcosa. In cambio di un caffè amaro al bar più vicino c'è sempre in ballo qualcosa: la notizia, la dritta, l'informazione, un nuovo contatto, un nuovo lavoro. Da parte mia che cosa si aspettano in risposta? Il bell'articolo, un altro favore, un'altra telefonata, un altro caffè, un altro sorriso. Cosa mi rimane di quelle persone una volta che ci siamo usati a vicenda per i nostri reciproci interessi? Un numero registrato sulla rubrica del telefono che fa illuminare il display solo all'occorrenza.Ma fin dove arriva il contatto e quando comincia la persona? Chi è che davvero sa andare oltre la mia superficie e ignorare la mia scollatura? Chi riesce a superare la scorza e ad andare in profondità? Qualcuno a volte ci prova, qualcuno ce la fa. Ma io, scetticamente ingenua, mi continuo a chiedere ancora che cosa vorrà mai in cambio.La verità è siamo troppo abituati a consumare, a pagare per avere, a dare per ottenere qualcosa in cambio, che ci risulta difficile capire quando qualcuno vuole semplicemente farci un regalo. Così come è difficile capire che farsene di noi quando si ha qualcosa da dare che non si sa a chi. "Devo imparare a discernere tra chi mi cerca per quello che faccio e chi mi cerca per quello che sono". E poi mi devo chiedere: ma io di che gruppo faccio parte?