CAFFE' AMARO

Tre registi afghani rifugiati a Venezia


Ehsan, Haidari e Hamed vivono oggi in una baracca in mezzo alla campagna poco fuori Mestre, in un centro di raccolta per rifugiati, ma sono tre giovani e  bravi registi afghani, fondatori della Prima casa di produzione cinematografica dell'Afganistan (la Kabul Film). Nel settembre scorso erano venuti qui a Venezia ospiti in qualità di registi alla Mostra del Cinema. I loro lavori, critici contro i talebani e il fondamentalismo, hanno girato l'Italia e sono stati recensiti con grande apprezzamento da numerosi giornali. Tanto che la notizia è giunta fino a Kabul. Ora sono rifugiati politici in Italia perchè proprio a causa di quei film su di loro pende una condanna a morte.Li ho intervistati qualche giorno fa per Gente Veneta. Merita leggere la loro storia: leggiStanno cercando di lavorare ad un nuovo progetto cinematografico qui in Italia, ma hanno bisogno di aiuto. Lancio un appello: chiunque avessi contatti con case cinematografiche o conoscesse qualcuno che può aiutarli a continuare il loro importante lavoro si metta in contatto con me.Questi tre ragazzi potrebbero significare un importante fattore di sviluppo e promozione della democrazia (quella vera...) in Afghanistan.Grazie