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CAFFE' AMARO

una piccola pausa, tra sogno e disincanto

 

 

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Figli in provetta? No grazie

Post n°303 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da fbellbra

Sarà anche una scoperta da Nobel fare figli in provetta. Ma a me la fecondazione artificiale non interessa. Non interessa proprio.
Penso che i figli siano un dono, non un diritto. Tanto meno il frutto di un esperimento o un prodotto da ordinare su misura ed acquistare on line.
Se Dio vorrà un giorno farmi il dono di avere un figlio sarò felice. Sarò felice e lo amerò se sarà un maschio come sarò felice e lo amerò se sarà una femmina. Sarò ugualmente felice e lo amerò se sarà biondo come Marco o moro come me, con gli occhi azzurri come Marco o neri come me, con la carnagione chiara di Marco o con quella scura mia. Sarò felice e lo amerò se sarà il bambino più intelligente del mondo, come se avrà difficoltà a scuola, se sarà un perfetto sportivo come se sarà un imbranato.
Sarò felice e lo amerò se sarà sano ma lo amerò ancora di più se sarà malato. Non lo scarterò come una merce difettata se dovessi sapere che è handicappato ancor prima della sua nascita e me ne prenderò cura anche sapendo quale sacrificio significa.
Non lo scarterò come una merce difettata nemmeno se dovesse arrivare quando non lo avevo previsto o voluto. Sarò felice e lo amerò in modo incondizionato, qualsiasi sia il regalo.
E se il regalo non dovesse arrivare non farò capricci, perchè forse vorrà dire che Dio avrà preparato per me un regalo diverso, speciale. Come magari accettare il regalo che qualcuno non ha voluto. Con tutti i bambini orfani, abbandonati, che hanno bisogno di una famiglia che ci sono al mondo...
Perchè devo per forza volere un figlio col mio dna, che "mi assomigli", che sia "sangue del mio sangue"? Perchè devo per forza averlo dentro la pancia per poterlo definire "mio"? Forse sarebbe meno mio figlio se lo adottassi? Forse gli vorrei meno bene se avesse la pelle di un colore diverso? O gli occhi di un altro padre e un'altra madre?
Forse non potrei dargli lo stesso affetto e lo stesso amore che darei a un figlio che ho partorito? Maschio o femmina, biondo o moro, sano o malato, che sia?
 
Mah.

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Commenti al Post:
asterixalemata
asterixalemata il 08/10/10 alle 20:33 via WEB
sarà che tra margherite ci s'intende meglio... ma trovo che hai perfettamente ragione...ciao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/10/10 alle 14:13 via WEB
Ciao, sai come ti capisco e sono d'accordo con te. Però da padre ti dico che non è affatto facile come scrivi... amare è certamente possibile, sia per bambini "diversamente abili" (più o meno gravi) che adottati. Ma ti assicuro che la prova non è facile. Anche io avevo le tue stesse certezze, ma ora che vedo amici che si trovano in queste condizioni ed i loro problemi... e penso che potrebbero essere i miei... ringrazio Dio per non avermi chiesto questa prova finora.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/12/10 alle 10:19 via WEB
Sono mamma. Sono mamma di una ragazzone bellissimo di quasi 16 anni. Certo ha qualche difficoltà a scuola, ma chi non ne ha o non ne ha avute? Mi arrabbio moltissimo per la sua svogliatezza a volte, come pure devo assolutamente riconoscere che tutto quello che gli abbiamo proposto (o imposto) per far fronte alle sue difficoltà è stato sempre accettato di buon grado e portato avanti, malgrado magari i risultati non fossero pari alla fatica. Assomiglia a mio marito, alto moro e con due meravigliosi occhi scuri. Lo abbiamo voluto con tutte le nostre forze e lo amiamo in maniera smisurata. Cerchiamo di sostenerlo in tutto, mettendolo nello stesso tempo davanti alle sue difficoltà. E' in effetti un po' imbranato, ma potrebbe (se solo ci mettesse un po' più di attenzione e voglia) riuscire in qualsiasi sport dall'alto del suo quasi metro e 80. Balbetta un po' quando è agitato, ma per noi questa cosa ormai non esiste più. E' il mio figlio bellissimo che mi da un sacco di preoccupazioni e di gioie, che mi fa rodere il fegato ma che mi chiede i "grattini sulla schiena" quando siamo seduti sul divano, che a volte di notte non mi fa dormire ma che ogni volta che lo guardo mi riempie di amore. E' il mio figlio stupendo che adesso è alle prese con la prima cotta e mi sta "chiedendo aiuto" in ogni modo senza raccontarmi niente e che vorrei proteggere come un neonato. Quel neonato che non ho mai avuto tra le braccia perchè ho dimenticato di dirlo ... l'ho adottato. Aveva 18 mesi, ci siamo guardati e non ci siamo più lasciati. Non serve no averlo nella pancia per sentirlo tuo. Lui è il regalo che dio ha voluto per me e Martino non potrebbe essere più mio di così!
 
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