Un caffè dolce amaro

Uno strano sortilegio...


 
Che strano sortilegio è mai questo? Me lo son chiesta guardandomi allo specchio nel vago timore di vedere impressi sul volto i segni del tempo che passa, invece sono vittima di un mistero che farebbe impallidire Dorian Gray. Lui non invecchiava mai, era l'effige della bellezza votata a restare tale per l'eternità, io l'immagine di una donna che anno dopo anno sembra tornare indietro nel tempo, niente rughe, lo stesso sguardo dei miei 18 anni, nessun segno che possa indicare gli affanni, l' inquietudine, la disillusione, l'amaro della consapevolezza, la maturità. Nulla che riesca a spiegare in modo logico questo strano fenomeno e che sia capace di  liberarmi dall'imbarazzo, specialmente quando incrocio lo sguardo incredulo e stizzito delle mie coetanee. Forse l'avanzare dell'età ha paura di me? Forse ne ha della mia rabbia? O, più probabilmente, è l'effetto di un patto col buon Dio, un segno della Sua immensa comprensione, una Sua amorevole carezza lunga quanto tutto il perimetro del mio contrastato ed imprevedibile destino?
Dam