Un caffè dolce amaro

Di una bussola ferma...


 
Ai portatori di domande dico che il mio luogo è fatto di tetti bollenti disseminati di rondini, di approdi che cauterizzano, di silenzio sovrano. Silenzio che batte come una tempesta nelle vene e che infrange ogni suono. Non cede neanche ai miei passi che avanzano brevi sull'erba, si limita a spingerli piano verso la trasparenza della notte. Un rintocco, poi due, infine tutto tace. Ma quel silenzio parla, lo sento nei capelli e tra i fasci di lavande odorose, mi dice ciao, poi inizia a confidarsi del tutto e del nulla finito e in-finito, di una bussola ferma su imprevedibili piani temporali. E non m'importa se a guidarmi è l'oblìo, ora è con me ed io ci sto bene.
Dam