Un caffè dolce amaro

L'altra me.


 
Scosto la nebbia molle con le dita,premo il respiro nel petto e  mi cerco. Io cerco disperata l'altra me. La cerco ma mi sfugge come gramigna impazzitain un campo di grano fiorito.La cerco nella notte solitaria, nel suono del silenzio,ma non un gemito, una lacrima, un sospiro.Poi mi sembra di vederla attorcigliata ad un raggio di luna gelata,invano la imploro di rientrare e le allungo la mano. Lei s'aggrappa tenace alle braccia del cielo,e come la luna chiama a sè le maree, l'altra me s'allontana, si discioglie e mi rispondeche io sarò sempre un fiume in piena, ma diviso dall'aria.E di non voler mai più tornare.
DAM