Un caffè dolce amaro

Una Babele...


 
"Viva l'Italia, presa a tradimento, l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, viva l'Italia, l'Italia che non ha paura...."Tempo fà lo scriveva De Gregori e, pensandoci bene, il tema è di un'attualità sempre più schiacciante ma il vagare della mia coscienza mi porta ad allontanarmi dall'omologazione del pensiero e, poichè ognuno di noi è unico e irripetibile, non me la sento di massificare il mio sentire e di uniformarlo a quello altrui per cui, al testo dell'irripetibile cantautore, aggiungerei anche qualcos'altro:"Viva l'Italia, l'Italia violentata, l'Italia del fazioso e del paradossale, l'Italia della confusione e della disoccupazione, viva l'italia, l'Italia sempliciona. Viva l'Italia, l'Italia che ha paura, l'Italia allucinata tutta da ridisegnare, l'Italia ostaggio del lavoro interinale, Viva l'Italia, l'Italia del dolore". Ma potrei aggiungere anche"l'Italia delle tasse, sterile di idee ma feconda di propaganda, l'Italia dei "responsabili" irresponsabili  e dei "puri" estremamente impuri, l'Italia dei cococo e dei coccodè, dei movimenti delle stelle e di quelli delle stalle, il Paese della "moralità" immorale che semina odio e panico per un "trono" e che, nel suo 150° Anno di Unità, rischia di essere ricordato non per la Sua Gloriosa Storia ma per un famoso spot che associa la grande Celebrazione al triste pagamento di un canone.Una Babele che vomita ipocrisia e che urla tutto il suo disgusto al vento, o alle foglie o forse a Dio e chissà, in tal caso, potrebbe anche essere ascoltata!Gradite un tango? Io moltissimo!
  
Dam