Ciò che accade a pochi km dall'Italia mi fa tornare in mente la famosa teoria dei corsi e ricorsi storici di G. B. Vico, una reminiscenza scolastica a me tanto cara perchè l'ho sempre ritenuta affascinante ed estremamente adiacente alla realtà. Infatti, il trascorrere dei secoli, pur cambiando gli scenari economici, politici, culturali e sociali dell'uomo, non riesce a modificare le sue caratteristiche di essere primitivo che passa con disinvoltura dall'umanità e dalla pietas verso i suoi simili alla crudeltà, allo sciacallaggio e alla barbarie. E' proprio vero, historia se repetit, la storia si ripete e si ripeterà sempre, continuerà a girare su sè stessa alternando i vari aspetti della vita in un moto concentrico altalenante tra antico e moderno, pregno di ragione e di follia sanguinaria, di fantasie e di poteri oscuri ed assassini, di levità e di bestialità. E allora che fare ? Vi dico cosa farei io. Anche se la storia non dovesse progredire, anche se dovesse restare ancorata ad un attimo fuggente, io lotterei ogni giorno per ciò che la coscienza reputa vero e giusto, per la spiritualità di un'idea di libertà, perchè la storia è nella nostra mente, nelle nostre mani, nella spada, nel sangue, in tutto ciò che si riesce a realizzare durante l'arco della vita, a qualunque costo, sino alla morte.
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