Un caffè dolce amaro

Donna, la libertà dentro...


 
La Giornata Internazionale della Donna fu istituita 100 anni fà per una causa nobile, per la rivendicazione dei diritti di parità sociale e culturale tra i due sessi ma nel corso degli anni si è preferito trasformarla in un'infima bisbocciata al femminile profumata di mimose svilendone miseramente il significato. Credo che sia giunto il momento di abolire questa festa perchè, sinchè ci sarà un 8 Marzo da festeggiare, non ci potrà mai essere una vera uguaglianza tra uomo e donna e non si riuscirà mai a superare la stupida e ipocrita visione politica maschilista secondo cui l'unica libertà della donna passa attraverso la sua dignità e la sua "complessità" o attraverso (e non me ne voglia il Capo dello Stato) il suo comportamento in società. La dignità di entrambi i sessi si costruisce pian piano nel tempo e sempre attraverso l'educazione familiare, scolastica, religiosa, sociale, mentre la  "complessità" della donna non è da considerare un demerito o un segno di fragilità ma il suo punto di forza in quanto: Donna= Artefice della Vita Universale. La donna non lo ha ancora compreso ma ha la libertà dentro, è nel suo grembo, è nell'educazione che riuscirà ad imprimere nei propri figli, maschi o femmine che siano, cioè in coloro che rappresenteranno la forte volontà politica del futuro di cui essa stessa ha bisogno perchè siano rispettati i suoi diritti umani e le sue giuste rivendicazioni. Educando i figli all'uguaglianza tra i sessi e al rispetto verso chiunque e verso qualunque diversità, la donna non sarà più considerata solo musa ispiratrice d'arte o semplice oggetto di consumo ma soggetto attivo e determinante del tessuto sociale e riuscirà finalmente a distruggere lo sporco retaggio culturale che la vuole eterna succube della volontà maschile.
Dam