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Un percorso a braccetto con Giuseppe Mengoni


da Brigida MirandaFONTANELICE - “Un percorso a braccetto con Giuseppe Mengoni”. Il sindaco di Fontanelice Vanna Verzelli sintetizza così l’iniziativa che l’amministrazione ha voluto promuovere in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, valorizzando allo stesso tempo la figura dell’architetto fontanese Giuseppe Mengoni che visse proprio a cavallo del periodo pre e post unitario. Fontanelice è stato uno dei pochi Comuni del Circondario che si è prodigato per dare vita a un evento di ampio respiro, culturale e conviviale, che coinvolgesse tutte le generazioni.“Avevamo aderito già alcuni mesi fa all’iniziativa della Notte tricolore – spiega il sindaco Verzelli –. Ci sembrava giusto farlo anche perché abbiamo la fortuna di vantare tra i nostri concittadini un illustre personaggio storico come l’architetto Mengoni che è legato per tanti motivi alla storia dell’Unità d’Italia”.Il museo archivio Giuseppe Mengoni si è trasformato, mercoledì sera, in sede privilegiata per ospitare il Consiglio comunale straordinario durante il quale è stato presentato il libro di Anna-Maria Guccini (che è anche la direttrice del museo) “Fare l’Italia, ridisegnare la città - Giuseppe Mengoni, vita tra gli eventi, vita di eventi”.Ad assistere alla celebrazione c’era un folto pubblico (oltre 100 le persone in sala); anche i ragazzi della seconda e terza media di Fontanelice non sono mancati all’appello e hanno animato la serata con canti e letture del periodo risorgimentale.“Siamo davvero contenti di questa partecipazione – sottolinea il sindaco – soprattutto perché siamo consapevoli che è importante far toccare con mano ai ragazzi queste pagine di storia locale. Oltre ad essere l’architetto che progettò la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, Mengoni fu anche pittore e consigliere comunale a Fontanelice nel 1860 e il suo impegno civile per questo paese è stato veramente grande”.All’interno e all’esterno dell’edificio tutto richiamava il periodo post unitario. “In particolare gli addobbi – prosegue il sindaco – sono stati ispirati proprio a quella fase della nostra storia. Per esempio le bandiere sono state cucite appositamente con le code e i volontari hanno realizzato i festoni tipici con fiori bianchi e rossi”. Degno di nota è stato il “riadattamento” della fontana di piazza Roma che è stata ornata con un candelabro di ghisa e rame. “Mengoni lavorò agli addobbi e alle luminarie per l’ingresso di Vittorio Emanuele II a Bologna nel 1860 – afferma il sindaco – e la struttura che abbiamo collocato sulla fontana si ispira idealmente a quel progetto. Ringrazio in particolare la nostra ex bibliotecaria Rosanna Marcato che ha lavorato alla realizzazione dell’opera insieme ai nostri cantonieri e la stessa Anna-Maria Guccini che l’ha disegnata traendo spunto proprio dagli schizzi di Mengoni custoditi nel nostro archivio. L’opera rimarrà sulla fontana fino al 25 aprile, altra data fondamentale della nostra storia unitaria”.A fare da contorno a una serata perfettamente riuscita, conclusasi con i giochi di luce tricolore in piazza Roma, c’era il ricco buffet allestito dal Comitato “Sapori in piazza” e da alcuni ristoratori locali che, per l’occasione, hanno preparato stuzzichini accostando rigorosamente i colori della nostra bandiera.