Contro il parassita delle castagneDal 2008 una vespa cinese mette a rischio la coltura di castagne in Italia e in altri Paesi. Ora però un insetto ci aiuta a combatterla: la guerra biologica per salvare la ghianda di Zeus.Nella valle su cui guarda il castello di Carpineti, dove 922 anni fa Matilde di Canossa, su consiglio dell'eremita Giovanni da Marola, decise di continuare la guerra contro l'imperatore tedesco Enrico IV, vincendo contro ogni pronostico, si combatte un'altra battaglia fra i castagneti piantati dalla contessa di ferro: quella in difesa dei frutti di quel bosco, attaccati da un parassita per loro particolarmente dannoso, la vespa cinese (Dryocosmus kuriphilus). La castagna, una volta considerata una salvezza alimentare per il popolo delle campagne, in questi tempi di crisi viene riscoperta in decine di fiere a lei dedicate, dal Piemonte all'Emilia-Romagna, dalla Campania alla Calabria. Ma in molti casi le castagne e i marroni che in queste fiere compaiono arrosto, sotto forma di castagnaccio, frittelle o pane, provengono dall'est Europa, perché la vespa cinese, capace di trasformare le gemme dei castagni in palle (galle) in cui si sviluppano e di cui si nutrono le sue larve, ha fatto diminuire di molto la produzione in Italia e in altri Paesi d'Europa.Galle di Dryocosmus kuriphilus (clicca per ingrandire la foto) nei boschi di Borgo d'Ale (VC), aprile 2013 (© F. Ceragioli)." src="http://www.focus.it/Allegati/2013/10/galle-di-dryocosmus-kuriphilus_1680-512k_1237067.jpg" alt="Galle di Dryocosmus kuriphilus (clicca per ingrandire la foto) nei boschi di Borgo d'Ale (VC), aprile 2013 (© F. Ceragioli)." />Galle di Dryocosmus kuriphilus (clicca per ingrandire la foto) nei boschi di Borgo d'Ale (VC), aprile 2013 (© F. Ceragioli).A Carpineti, in un grande castagneto, viene però cresciuto l'esercito giusto per combattere la vespa cinese: la guerra è biologica e l'arma è il Torymus sinensis, a sua volta un parassita, ma della vespa. Circa la metà dei 155 "lanci" nella sola Emilia-Romagna sono stati effettuati proprio con questi insetti. A Marola, frazione di Carpineti, per la cinquantesima edizione della festa della castagna si è svolto un convegno per fare il punto sulla guerra biologica in atto e sulla riscoperta e sulla valorizzazione dei castagneti.
tempo di MARRONI
Contro il parassita delle castagneDal 2008 una vespa cinese mette a rischio la coltura di castagne in Italia e in altri Paesi. Ora però un insetto ci aiuta a combatterla: la guerra biologica per salvare la ghianda di Zeus.Nella valle su cui guarda il castello di Carpineti, dove 922 anni fa Matilde di Canossa, su consiglio dell'eremita Giovanni da Marola, decise di continuare la guerra contro l'imperatore tedesco Enrico IV, vincendo contro ogni pronostico, si combatte un'altra battaglia fra i castagneti piantati dalla contessa di ferro: quella in difesa dei frutti di quel bosco, attaccati da un parassita per loro particolarmente dannoso, la vespa cinese (Dryocosmus kuriphilus). La castagna, una volta considerata una salvezza alimentare per il popolo delle campagne, in questi tempi di crisi viene riscoperta in decine di fiere a lei dedicate, dal Piemonte all'Emilia-Romagna, dalla Campania alla Calabria. Ma in molti casi le castagne e i marroni che in queste fiere compaiono arrosto, sotto forma di castagnaccio, frittelle o pane, provengono dall'est Europa, perché la vespa cinese, capace di trasformare le gemme dei castagni in palle (galle) in cui si sviluppano e di cui si nutrono le sue larve, ha fatto diminuire di molto la produzione in Italia e in altri Paesi d'Europa.Galle di Dryocosmus kuriphilus (clicca per ingrandire la foto) nei boschi di Borgo d'Ale (VC), aprile 2013 (© F. Ceragioli)." src="http://www.focus.it/Allegati/2013/10/galle-di-dryocosmus-kuriphilus_1680-512k_1237067.jpg" alt="Galle di Dryocosmus kuriphilus (clicca per ingrandire la foto) nei boschi di Borgo d'Ale (VC), aprile 2013 (© F. Ceragioli)." />Galle di Dryocosmus kuriphilus (clicca per ingrandire la foto) nei boschi di Borgo d'Ale (VC), aprile 2013 (© F. Ceragioli).A Carpineti, in un grande castagneto, viene però cresciuto l'esercito giusto per combattere la vespa cinese: la guerra è biologica e l'arma è il Torymus sinensis, a sua volta un parassita, ma della vespa. Circa la metà dei 155 "lanci" nella sola Emilia-Romagna sono stati effettuati proprio con questi insetti. A Marola, frazione di Carpineti, per la cinquantesima edizione della festa della castagna si è svolto un convegno per fare il punto sulla guerra biologica in atto e sulla riscoperta e sulla valorizzazione dei castagneti.