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Recensito dai lettori: Diario di un antropologo di Lucio Schina


Diario di un Antropologo. Il viaggio del disincanto, di Lucio Schina, Bardi Editore, Edizioni Progetto Cultura, Collana Le Scommesse, 144 pag, 12 euroHo terminato ieri notte di leggere il romanzo di un autore esordiente, Lucio Schina, edito dalla "Progetto cultura 2003". Non pensavo che una trama, per quanto interessante, potesse catturarmi come ha fatto Diario di un antropologo. Le vicende di Davide Chisan, antropologo che parte per una spedizione in Libia a studiare le pitture rupestri preistoriche dei massicci centrali, della sua giovane collega, Janir Assad, e di una presenza misteriosa, fluida, inafferrabile, che pian piano si svelerà facendo sfiorare ai protagonisti la linea che delimita la realtà dal mito, la dimensione cognitiva come siamo portati ad immaginare ed uno spazio che si cela dietro, dove i normali concetti di tempo e spazio acquistano significati particolari. Tra continui colpi di scena, momenti di riflessione introspettiva, analisi antropologiche, dialoghi raffinati, l'autore porta il lettore ad immedesimarsi in una storia che va al di là del singolo genere, ma che accomuna l'avventura al romantico, lo storico all'introspettivo. Degne di nota le splendide rappresentazioni del deserto, le cui descrizioni portano quasi a poterne sentire gli odori e vederne i contorni, che riescono a creare un'atmosfera vagamente esotica che aleggia silenziosa intorno ad ogni accadimento. Un Indiana Jones meno sfavillante ma più analitico, certamente più malinconico e solo. Ma anche capace di affascinare con i suoi modi gentili e taciturni. Lucio Schina è riuscito a prendermi per mano e farmi viaggiare attraverso sentieri inesplorati. La potenza magica della lettura. La sua possibilità, come ci ricorda nel suo sito www.lucioschina.it (che ho scovato dopo una ricerca su internet successiva alla lettura del romanzo) di tramutare i sogni in incredibili esperienze reali. Da leggere. Assolutamente.Antonio81