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Recensito dai librai: Il bosco delle storie perdute di Eileen Favorite


La giovane Penny e sua madre Anne, una donna eccentrica e romantica, gestiscono una piccola pensione ai margini del bosco dove trovano rifugio le eroine della grande letteratura, prima di rituffarsi nei loro romanzi. Penny ha il divieto assoluto di intrattenersi con loro, per non rischiare di alterare lo svolgimento delle trame. Unica regola: mostrarsi discrete e fornire tè. Ma avete mai visto voi un adolescente che rispetti le regole? Siamo nel 1974, radio e televisione, molto più prosaicamente, raccontano solo del Watergate. L’arrivo in pensione di Deirdre e la sua amicizia con Penny complicheranno non poco le cose, trascinando la giovane protagonista alla scoperta di inaspettati, imprevedibili segreti del passato. “Sono cresciuta in un luogo irreale. Non era la casa degli orrori, ma una dimora magica. La fattoria sembrava esercitare un’attrazione particolare sulle eroine che avevano bisogno di prendersi una pausa dalle rispettive storie. Madame Bovary aveva sonnecchiato sulla nostra amaca per tre settimane, dopo l’abbandono da parte di Rodolphe. Penelope si era rimpinzata di minestra al curry, mentre aspettava Ulisse.” Al suo primo romanzo e con un titolo originale (The Heroines, le eroine) e una scrittura molto meno preraffaelliti e fiabeschi di quanto suggerisca la copertina italiana, Eileen Favorite, un’insegnante di Chicago, s’inventa un libro sulla forza della narrazione e sugli effetti che può avere sulle nostre vite. La parte migliore è proprio la descrizione delle eroine, abbigliate e comicamente trascinate nell’atmosfera degli anni settanta. Ne esce uno sguardo tutto femminile sulla vita, consigliato a chi ha sempre sognato di incontrare i grandi protagonisti della letteratura, ma anche a quanti non hanno paura di entrare in un mondo dove si fondono realtà e fantasia. Il bosco delle storie perdute di Eileen Favorite, Elliot Edizioni, Roma, 2008, 315 pagine, 17,50 euro.