caffè atellano

Recensito dai librai: Tifare contro. Una storia degli ultras italiani di Giovanni Francesio


“Cinquanta delinquenti che non hanno niente a che vedere con i veri tifosi”: quante volte avete letto o sentito una frase del genere? Sicuramente su troppi giornali e su tutte le tivù, ogni volta che c’è da commentare qualche episodio di violenza allo stadio. Magari con un corredo di stereotipi sulla politicizzazione delle curve e sulla povertà sociomentale di chi le occupa. In Italia, il mondo degli ultras non è mai stato spiegato dal di dentro come in questo libro, scritto da un tifoso lucido e non pentito – secondo me, un membro delle Brigate Gialloblu. Dalle origini del fenomeno (molto più lontane di quanto crediamo) al decreto Pisanu e oltre, da Paparelli a Spagnolo e al derby del bambino morto, ma non solo: ci sono anche l’Heysel e gli hooligans, Genova e il G8, l’ipocrisia delle società di calcio e l’incapacità di qualunque governo di fronteggiare il movimento con onestà e senza paraocchi. E soprattutto ci sono loro: “con tutte le loro macchie, con le colpe anche gravissime”, racconta Francesio, “gli ultras hanno costituito uno dei rari momenti di aggregazione giovanile degli ultimi anni. Lo Stato italiano” – aggiunge – “si propone di sconfiggere un nemico che non si è mai preoccupato di conoscere.” Magari leggesse questo bel libro.Tifare contro. Una storia degli ultras italiani di Giovanni FrancesioSperling & Kupfer, Milano, 2008, 206 pagine, 14,00 euro.