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Torrentismo & so on

 

RIO BARBAIRA - LINEA BLUE RAI1

 
 

NEI LABIRINTI DI PIETRA

di Valentina Scaglia, CAI Milano

(partecipante al corso)

Si è svolto ad Alquézar, ai piedi dei Pirenei spagnoli, il corso di aggiornamento delle tecniche di progressione in forra organizzato dalla Scuola Nazionale di Speleologia in sinergia con........(segue)

 

 

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RAGAZZI FATTO QUESTO FATTO IL RESTO E' SOLO NOIA !!!!!

Post n°122 pubblicato il 07 Maggio 2009 da Ik.e
 

Beh che dire un complimento sincero ai super allievi che hanno sceso con noi l'Apraia...secondo me il resto delle forre li annoierà...

 

Le foto come al solito ....CLIKKA QUI

 

V'amo tutti

IKE!!!!

 
 
 

LAVORI DI PREVENZIONE NELL'ECOUGES ISERE

Post n°121 pubblicato il 07 Maggio 2009 da Ik.e
 

Dopo l'incidente Lunedi nella parte superiore della Ecouges, le Autorità francesi, in coordinamento con gli enti di soccorso (PGHM, SSSI etc...) e le guide di canyoning hanno deciso di far eseguire dei lavori per ridurre il rischio nel canyon 

Le operazioni per l'approntamento di un corrimano che potrebbero anche richiedere lo sparo di  mine sono state pianificate per  Lunedi 18, Martedì 19 e Mercoledì 20 maggio

E' evidente che risulta assai salutare per tutti  evitare la discesa della parte alta dell' Ecouges durante questi 3 giorni.
Le autorità hanno imposto che i lavori si svolgessero in giorni feriali e non festivi onde evitare problemi di alta affluenza.
La presenza di lavori a rischio verrà anche segnalata con appositi cartelli.
 
 
 

INCIDENTE NEL CANYON DEL ECOUGES

Post n°120 pubblicato il 07 Maggio 2009 da Ik.e
 
Foto di saccastagna

Lunedi 4 maggio un torrentista impegnato nella discesa dell'Ecouges è stato risucchiato da un sifone aspirante nella pozza alla base del primo C22 e nonostante il pronto intervento dei due compagni di discesa non vi è stato nulla da fare.

Il corpo della vittima non è ancora stato recuperato a causa della grossa portata d'acqua.

 
 
 

Apertura ufficiale del Cramassouri - Alpi Marittime

Post n°119 pubblicato il 30 Aprile 2009 da Ik.e
 

In data 29  Aprile si è svolta un'assmeblea sul Canyon CRAMASSOURI (Valle della Tinee), condotto da Marc Truchi, consigliere comunale dela Comune de La Tour a Tinée. Erano presenti i rappresentanti delle associazioni  di professionisti delle Alpi Marittime.

L'obiettivo era quello di riesaminare l'attuazione della Carta pubblicata lo scorso anno a seguito del divieto imposto nel 2007 e le misure adottate per lo sviluppo dell'accesso alla forra e del parcheggio.

Sembra che alcuni gruppi o singoli si siano sentiti esentati dal rispetto dei divieti  imposti dalle  leggi locali  e hanno continuato a discendere il canyon al di là della scadenza del termine fissato per il 12 settembre (apertura della caccia scorso anno).
 
Questo modo di comportarsi  non è  un atteggiamento responsabile e può causare conflitti con altri utenti, come ad esempio i cacciatori. Le targhe dei veicoli dei tragressori sono state riportate alla Gendarmeria.

I parcheggi a monte sono stati ampliati e sono pronti per accogliere sino a  38 veicoli
Attenzione la Polizia e Gendarmeria effettueranno dei controlli a scopo preventivo per evitare il parcheggio selvaggio. (Attenzione in Francia non sono molto elastici ...specie con gli italiani..)
Soluzioni saranno studiate al fine di sviluppare anche ilparcheggio a valle che è sotto la giurisdizione del comune di Tournefort ( che è piccolo e secondo me anche un pò pericoloso).
 
L'accesso al canyon è stato sistemato con un nuovo sentiero attrezzato con corrimano per i passaggi più delicati. (era ora !) 

Quest'anno il canyon è aperto dal 1 aprile fino alla data di apertura della stagione di caccia (in settembre). Un cartello nel parcheggio a monte indicherà la data chiusura del Canyon.

 

 
 
 

Concorso per foto audio Lucien Briet

Post n°118 pubblicato il 24 Aprile 2009 da Ik.e
 

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II Concorso Nazionale e Internazionale di Fotografia e audiovisivo Canyoning Canyons e "Lucien Briet"

 

Il concorso è suddiviso in due sezioni


FOTOGRAFIA
Tema: il canyoning, il canyon e il loro ambiente.
Numero di opere di autore Max 4.
Modalità: in bianco e nero o colore.
Tecnico: Completamente gratuito.

Premi
Primo premio 400 €

Secondo premio € 300

Terzo Premio Materiale tecnico


AUDIOVISIVI
Tema: il canyoning, il canyon e il loro ambiente.
Numero di opere: 1 massimo per autore o di un gruppo di autori.


Premio Unico Materiale tecnico

 

Per ulteriori informazioni : CLIKKA QUI

 

Per Iscrizioni CLIKKA QUI

 

 
 
 

Gorgs Y Mayencos come arrivare

Post n°117 pubblicato il 23 Aprile 2009 da Ik.e
 

http://digilander.libero.it/Ik.e/fondoBanner.JPG

Il Congresso si svolgerà il 12 13 14 di giugno 2009 a Morillo de Tou

(Ainsa- Huesca) v'assicuro una zona stupenda per il Torrentismo e non solo

Ecco la mappa di accesso :

mappa di accesso

Dall'Italia la best way è un volo da Bergamo Orio al Serio

Saragozza e poi trasferimento in auto nolo fino ad Ainsa

La compagnia Ryainair!!!

 
 
 

Gorgs y Mayencos Le iscrizioni aperte !!

Post n°116 pubblicato il 23 Aprile 2009 da Ik.e
 

http://digilander.libero.it/Ik.e/fondoBanner.JPG

                            ISCRIVITI CLICCANDO

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GORGS Y MAYENCOS 2009

Post n°115 pubblicato il 23 Aprile 2009 da Ik.e
 

 

COSA E' GORGS Y MAYENCOS?

Gorgs è il più grande raduno nazionale di canyoning è
 uno dei più rinomati incontri internazionali sul canyoning.

È stato istituito dal Comitato delle FEEC Barrancos nel
2004 (2009 è la sesta edizione).
Gorgs tenuto solitamente vicino al Congresso i
nternazionale di canyoning,  ma  indipendente.

E' nato due anni fa, e il 2009 è alla sua terza edizione.
Il Congresso prevede conferenze, dibattiti,
presentazioni di libri, conferenze sulla geologia,
biologia, materiale, tecnica, ambiente, ecc.
In breve, tutto ciò che riguarda il torrentismo
a livello nazionale e internazionale.
informazioni in più : clikka qui


 
 
 

Prolungamento della chiusura per le forre del Canigou

Post n°114 pubblicato il 14 Aprile 2009 da Ik.e
 

Le autorità Francesi hanno prolungato la chiusura delle forre della zona sino al 20 maggio.
 
Pazientare...
 
vedi anche Post n°109 pubblicato il 23 Marzo 2009

 
 
 

Incidente Mortale alla forra del Salt des Molinet Spagna

Post n°113 pubblicato il 06 Aprile 2009 da Ik.e
 
Foto di saccastagna

A Palma di Maiorca nella Forra del Molinet nelle vicinanze dell abitato di Pollanca, durante una calata di circa una ventina metri un torrentista di 31 anni perdeva il controllo e precipitava. Il colpo causato dalla caduta è la causa del decesso inutili i soccorsi.

La notizia in originale: http://www.elmundo.es/elmundo/2009/04/04/baleares/1238870428.html

 

 
 
 

corso di introduzione al torrentismo Gsmp

Post n°112 pubblicato il 30 Marzo 2009 da Ik.e
 

ECCO IL PROGRAMMA DI MASSIMA E LA BROCHURE !!

16-04-2009        LEZIONE TEORICA  Introduzione, attrezzatura personale e di gruppo per la progressione.

19-04-2009        USCITA PRATICA  Palestra di roccia,i primi passi all’asciutto!

23-04-2009        LEZIONE TEORICA Tecniche di progressione Resistenza materiali

26-04-2009        USCITA PRATICA Torrente in Lucchesia

07-05-2009        LEZIONE TEORICA Meteorologia e idrologia 

10-05-2009        USCITA PRATICA Torrente in Lucchesia

14-05-2009        LEZIONE TEORICA Pericoli oggettivi e soggettivi in acqua viva 

16/17-05-2009   USCITA PRATICA  Torrente fuori Regione   Discussione finale e consegna attestati.

 SCARICA LA BROCHURE DA QUI 

 
 
 
 
 

Appennino, i torrenti inghiottiti

Post n°110 pubblicato il 23 Marzo 2009 da Ik.e
 

SAN PIERO A SIEVE - Non servono sismografi per capire dove passa il tunnel dalla Tav tra Bologna e Firenze. Basta seguire una traccia di foreste rinsecchite, alvei vuoti, macerie. Persino i cinghiali rifiutano di vivere lassù. Sopra la "grande opera" esiste una scia di "grandi disastri" che la segnala fedelmente.

L'abbiamo percorsa, verso Nord, e per capire ci è bastata la parte toscana. Il Mugello, snodo cruciale dello scavalco appenninico. I danni li hanno appena quantificati i giudici: 150 milioni di euro solo per lo smaltimento abusivo dei terreni di scavo. Poi vengono i cantieri abbandonati, le cave e le frane.

Il peggio è il sistema idrico distrutto: per ripagarlo non basterebbe una mezza finanziaria. Fra 750 milioni e un miliardo 200 milioni, per ventidue minuti di viaggio in meno. Spariti o quasi 81 torrenti, 37 sorgenti, 30 pozzi, 5 acquedotti: in tutto 100 chilometri di corsi d'acqua.

Ma le cifre non sono niente. Per farsi un'idea bisogna sentire il tanfo polveroso della montagna morta. Rifare i sentieri della Linea Gotica, tra i rovi, come in guerra. Solo che stavolta i danni non li hanno fatti i generali ma gli ingegneri, che possono essere peggio. Le ferite delle bombe si rimarginano. Queste restano per sempre. Siete avvertiti: non siamo di fronte a un evento naturale, ma a qualcosa di biblico.

Tace la valle del torrente Carzola. Niente più uccelli. La falda è precipitata di trecento metri e la montagna è sotto choc idrico. Ha piovuto tutto l'inverno, ma le conifere sono morte, le querce moribonde. C'erano salmoni, trote, gamberi: ora più nulla. Un catastrofe come il Vajont, ma alla rovescia


Polvere, silenzio. Nel canyon si spalanca una finestra di servizio. È sguarnita, potrebbero entrarci uomini e bestie. Cento metri sotto, il tunnel che ha inghiottito tutto. I tecnici ricordano quando avvenne. Esplose un getto da 400 litri al secondo a tredici atmosfere. Da allora, anche se in superficie la valle scende a Nord, le falde scaricano a Sud, verso Firenze. E del Mugello a secco chi se ne frega.

Paolo Chiarini, 30 anni, ingegnere ambientale, è cresciuto sui fiumi e, quando il Carza sparì di colpo un giorno di febbraio di 11 anni fa, fu il primo ad accorgersene. Corse in Comune ad avvertire, ma gli risposero giulivi: "Per forza, non è nevicato". Capì subito che l'unica acqua che interessava gli italiani era quella del rubinetto, e fece l'unica scelta possibile: combattere da solo.

Da allora Paolo ha battuto ogni rigagnolo e raccolto dati. Oggi ci fa da guida su questa strada partigiana. A Campomigliaio c'era la piscina naturale dei fiorentini. Poi è arrivata la talpa maledetta che ha "impattato" la falda e oggi sul greto resta solo un ridicolo cartello "Divieto pesca" e, a monte, uno scolo fognario a secco.

Il Carlone era il paradiso dei pescatori. Oggi è ingombro di bungalow dai vetri rotti, rottami, tubi, cisterne, caterpillar arrugginiti. Su un muro, la scritta "Ciao, è stato bello". Sotto, un torrente in agonia. Ma a monte è peggio. Una strada bianca in mezzo a una foresta sbiadita, fiancheggiata dai tubi che fino a ieri hanno pompato acqua per tenere in vita il torrente. Una finzione.

Sopra, una montagna di rocce intrise di asfalto collante, oli e bitumi. Quando piove, la morchia scola sulla vasca di captazione del comune di Vaglia, che raccoglie la poca acqua. Purissima, era, da imbottigliare senza filtro. Tutto quel materiale poteva essere reimpiegato nel tunnel, come in Svizzera nella galleria del Gottardo. Qui invece s'è portato tutto in superficie. E nel buco hanno portato ghiaia fresca, aprendo decine di cave inutili sul monte. Ecco perché la Tav è costata il quintuplo del previsto.

A San Piero a Sieve la ferrovia veloce esce a palla di fucile e s'infila sotto l'autodromo del Mugello. Siamo nel cuore della conca, l'Appennino perde asprezza, l'orrore diventa bucolico. Tra le fattorie il torrente Bagnone è scomparso. Poco in là, anche il Bosso. Nove anni fa le sorgenti saltarono tutte assieme, ricorda l'avvocato Marco Rossi che segue le cause civili. "Quando sparì il torrente la gente pensò che sarebbe tornato. Invece non tornò. Finita. Arrivarono le autobotti. Poi il disseccamento salì fino a Farfereto e Striano".

A Sergio Pietracito hanno fatto di tutto. Gli hanno tolto l'acqua per gli animali, fatto franare il bosco, aperto crepe in casa, semidistrutto i frutteti con le polveri, terremotato il sonno con esplosioni, ventole al massimo, bip di cicalini, fischio di allarmi, rombo di tir in retromarcia. Poi, a cantiere chiuso, gli hanno ripristinato i terreni con zolle miste a cemento, plastica e ferri arrugginiti.

Pietracito ha speso 30 mila euro in avvocati, senza aiuto degli enti locali. L'italiano è solo davanti al potente. Lui non molla, ma molti altri sono stanchi. Sanno che, più dei danni, sono i processi a mangiarti la vita. Finisce che sei tu a dover pagare. La politica cala le brache: è già tanto se i sindaci sono riusciti a farsi dare il tracciato della galleria.

Risaliamo verso il Giogo della Scarperia. Ormai è un "trek" nella devastazione. Conifere moribonde, castagni in sofferenza. Fra un mese gli animali scapperanno anche da qui. A Lugo hanno visto "i caprioli scendere a valle per bere dai sottovasi dei giardini". Non era mai successo prima del 2006, quando la Tav ha smesso di pompare acqua "finta" in quota.

Dopo il crinale, il versante del Santerno ci sbatte davanti l'ultimo sacrilegio. Sul lato della Sieve avevamo censito pozzi defunti col nome di santi e beati. Qui, nell'abbazia di Moscheta, succede di peggio. Hanno rubato l'acqua santa. La pieve, per riempire il suo secolare abbeveratoio rimasto a secco, deve farsi sparare acqua da Fiorenzuola. Sempre per quei maledetti ventidue minuti.

Oltre si spalanca un abisso dantesco, il canyon chiamato Inferno. Era il top del Mugello, segnato su tutte le guide. Trote, gamberi, muschi. Sopra, il sentiero dove un tempo Dino Campana andava a Firenze incontrando bande di musicanti e pescatori di fiume. Oggi si cammina a secco tra massi enormi e smerigliati, segno della sacra potenza uccisa dall'uomo. Chi pagherà tutto questo? Quale nazione chiederà il conto?

Il fiume infernale si butta nel Santerno, dove s'apre il cratere della colossale stazione intermedia della Tav. Intorno, la devastazione. Novanta cave. Novanta cicatrici. Ed è solo il preludio dell'ultima è più spaventosa ferita. La più lontana, la meno visibile. La condanna, esecuzione e morte del torrente Diaterna, con la doppia sorgente biforcuta sotto il Sasso di San Zanobi.

Ora si procede solo a piedi, tra ghiaie terribili, guadi algerini, qui nell'Italia di mezzo a fine inverno. Tre anni fa Chiarini vide e fotografò vasche piene di pesci putrefatti. Da allora è morte biologica. Querce cadute, polvere, vento, lucertole. Sotto, la galleria spara la sua traiettoria in un fondale umido carico di bitumi. Qui sopra, il biancore abbacinante di un greto. La frazione di Castelvecchio - sopra l'ultima finestra della Tav in terra toscana - ha perso il suo acquedotto nel '98. Ora vorrebbero costruire un invaso per compensare lo scippo.

Ma per metterci quale acqua? Con quale canalizzazione? Cementificando gli impluvi? Ricoprendoli di resine? Coprendo lo scempio con uno scempio ulteriore? La parola catastrofe non basta.

Il viaggio è finito. "Cosa ci riserva il futuro Dio solo sa" brontola Piera Ballabio, della Comunità montana del Mugello. "Con la nuova legge sulle grandi opere, i Comuni avranno ancora meno voce in capitolo. Siamo vicini a una militarizzazione del territorio. Alla faccia del federalismo".

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/ambiente/tav-torrenti/tav-torrenti/tav-torrenti.html

 
 
 

CHIUSURA TEMPORANEA DELLE FORRE DEL MASSICCIO DEL CANIGOU E DEL VALLESPIR

Post n°109 pubblicato il 23 Marzo 2009 da Ik.e
 

A seguito della tempesta che ha investito le zone in oggetto e a causa del livello di acqua, a causa del disgelo la prefettura francese competente sulla zona dei Pirenei Orientali ha deciso la chiusura temporanea di tutti i Canyon del massiccio del Canigou e della zona del Vallespir.
L' interdizione alla pratica ha validità sino al 10 Aprile 2009, dalla alla quale il livello di acqua si dovrebbe essere regolarizzato.
 
 

 
 
 

SE C'E' ACQUA C'E' ACQUA .....

Post n°107 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Ik.e
 

SIAMO SEMPRE NELL'AREA DEL BARRANCO DI TUNEZ PROPRIO NEI GIORNI DELL'INCIDENTE .......

 
 
 

INCIDENTE SENZA GRAVI CONSEGUENZE NEL BARRANCO DEL TUNEZ E NEL CANYON DEL BUITRE IN SPAGNA

Post n°106 pubblicato il 17 Marzo 2009 da Ik.e
 

La Guardia Civil ha salvato durante le prime ore di Domenica,  tre giovani sorpresi dal rapido aumento della portata e rimasti intrappolati nel Canyon Tùnez del Castril, durante la sua discesa. L'origine dell'improvvisa salita delle acque avvenuta in pochi minuti, è da farsi risalire al disgelo.

La sezione della Guardia Civil di Grenada per il soccorso in montagna  ha ricevuto la chiamata di soccorso(112) alle sette e un quarto della sera di sabato.

La segnalazione indicava tre persone bloccate dalla piena,due uomini e una donna tra i 24 ei 28 anni eche uno dei torrentisti poteva essere anche ferito.

 Verso le 22.00 i soccorritori hanno raggiunto la gola e si sono calati al suo interno per raggiungere i pericolanti.

Raggiunti i tre torrentisti e constatato che a parte lo sfinimento ed un lieve principio di ipotermia stavano bene, la Guardia Civil ha provveduto al recupero terminato a mezzanotte circa.

 La chiamata di soccorso era partita da una squadra di canyonisti spagnoli che nel tardo pomeriggio avevano già prestato soccorso ad un gruppo di altri cinque canyonisti rimasti bloccati dall'acqua nel Barranco del Buitre.

 L'equipe di improvvisati soccorritori, terminata la loro discesa e ritornati alle macchine si sono resi conto che se le macchine dei 5 che avevano scelto il canyon del Buitre, erano ancora lì voleva dire che c'era qualcosa di anomalo. (Il Buitre aldilà del suo nome, Forra dell'avvoltoio, è una forra la cui discesa difficilmente può eccedere l'ora e mezza). I soccorritori corsi a verificare la situazione, avvistarono i 5 bloccati sul corrimano che porta all'ultimo salto. 

Dopo aver attrezzato un ancoraggio sulla parte destra della forra, hanno iniziato il recupero dei 5 conclusosi verso le sei davanti ad una.....birra. Di li a poco si sono resi conto che anche altri tre forristi non erano rientrati  dal Tunez, e visto l'approssimarsi delle tenebre e l'impervietà del terreno attorno al barrannco hanno deciso di dare l'allarme.

il video della forra a regime normale.

 
 
 

RIC 2009 A CAPO VERDE !!!!

Post n°105 pubblicato il 10 Marzo 2009 da Ik.e
 
Foto di saccastagna

ric 2009

UN ALTRO INCONTRO MOLTO IMPORTANTE SI STA ORGANIZZANDO  A CAPO VERDE !!

ULTERIORI INFORMAZIONI CLIKKANDO

QUI

 

 
 
 

SOLO PER TE

Post n°104 pubblicato il 03 Marzo 2009 da Ik.e
 

ROSA GIALLA

SI LO SO NON E' MOLTO TORRENTISTICA MA DOVEVO FARLO !!!!

 
 
 

RCC 2009 Corsica

Post n°103 pubblicato il 01 Marzo 2009 da Ik.e
 
Foto di saccastagna

DAL 8 AL 10 MAGGIO 2009 IN CORSICA PRESSO LE AGUILLE DE POPALASCA E' IN PROGRAMMA IL RADUNO NAZIONALE FRANCESE DI CANYONING.

MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA E SOSTENUTA DALLE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI TORRENTISMO FRANCESI

 PER SCOPRIRE DI PIU' CLIKKATE QUI RCC2009

 
 
 

CORSO DI TORRENTISMO GSMP CAI MARESCA ANNO 2009

Post n°102 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da Ik.e
 
Foto di saccastagna

Ecco qui il primo frutto delle fatiche pistoiesi...il corso di torrentismo  sotto la direzione dell'esimio collega Gianni Filoni.

Corso di introduzione al torrentismo
Il "Gruppo Speleologico Montagna Pistoiese" della Sezione CAI "Maresca - Montagna Pistoiese", sotto la direzione dell'istruttore I.S. Gianni Filoni ( tel. 348.5161229), organizza per l'anno 2009 un corso di introduzione al torrentismo.
Il corso avrà luogo nel periodo dal 16 aprile al 16 maggio 2009.
Modalità di iscrizione e di partecipazione saranno precisate in seguito.
 
 
 
 
 

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