errando nel mattino

Poesia


“Una lauta colazione. è terribileil rumore dell’uovo sodo che si rompe su un banco di zincoè terribile quel rumorequando si agita nella memoria dell’uomo che ha fameè terribile anche la faccia di quell’uomola faccia dell’uomo che ha famequando si guarda alle sei del mattinonella vetrina del grande magazzinouna faccia color della polverenon è però la sua faccia che lui guardanella vetrina di Potinse ne frega della sua faccia l’uomonon ci pensafantasticaimmagina un’altra testauna testa di vitello per esempiocon una salsina all’acetoo una testa qualunque da mangiare e piano piano muove la mascella piano pianoe digrigna i denti piano pianoperchè la gente gli ride in facciae non può far nulla contro questa gentee conta sulle dita uno due tre uno due tre sono tre giorni che non mangia e ha un bel dirsi da tre giorninon può continuare cosìe invece sìtre giornitre nottisenza mangiare e dietro quella vetrinaquei patés quelle bottiglie quelle conservepesci morti protetti dalle scatolescatole protette dalle vetrinevetrine protette dai poliziottipoliziotti protetti dalla pauraquante barricate per sei stupide sardine… un pò piu in là un barcaffè macchiato e cornetti caldibarcollae dentro la sua testa una nebbia di paroleuna nebbia di parolesardine da mangiareuovo sodo caffè macchiatocaffè corretto rumcaffè macchiato caffè macchiatocaffè macchiato sangue!…un uomo molto stimato nel quartiereè stato sgozzato in pieno giornol’assassino il vagabondo gli ha rubatodue franchiossia un caffè corretto zero franchi settantadue tartine al burro e venticinque centesimi per la mancia al cameriere è terribile il rumore dell’uovo sodo rotto su un banco di zincoè terribile quel rumorequando si agita nella memoria dell’uomo che ha fame. ” —  Jacques Prévert