il calcetto a meolo

ALESSIO Z. GOLIA ROCCIOSO


Alessio Z. non è poi così minuto da meritarsi il soprannome (per antifrasi) di Golia.Non ho mai chiesto, in realtà, quali caratteristiche fisiche avessero ispirato lo storico epiteto.Sono persuaso che vi sia una relazione con le sue consuete pose belligeranti, da guerriero intransigente: con i pugni sui fianchi e la mascella volitiva (vagamente mussoliniane).Comunque, nomignolo a parte, Alessio Golia è uno dei migliori calciatori di Marteggia.Golia è proprio un nativo, un indigeno di Marteggia, piccola frazione di Meolo, affollata da non più di 500 anime (umane).Egli va oltremodo orgoglioso delle proprie origini e rivendica con fierezza l'appartenenza a quelle lande paludose e nebbiose, dove un tempo prosperava floridamente l'infezione anofelica.Oltre a giocare a calcetto - pallastrada con Meolo Gym, Alessio gioca con la squadra degli amatori della Rondine (l'antico nome della squadra di calcio locale).Recentemente si è scoperto che Alessio Golia è dedito ad altri sport più elitari, come lo sci.Si sospetta pratichi anche il golf e lo squash, che, per la loro natura convenzionalmente aristocratica e snob, confliggono con la tradizione del calcetto - pallastrada (per antonomasia è un gioco popolare, maggioritario, democratico).Nonostante le tentazioni e le lusinghe del lusso e dello sfarzo, Alessio Z. Golia rimane un vero giocatore di calcetto - pallastrada, uno di quelli che colpiscono indistintamente la palla o la caviglia dell'avversario.Ieri sera si è lamentato del trattamento subito da Federico S. Montero, che aveva sfogato sul primo avventore il calcio rimediato in un contrasto precedente (il colpevole ero io). Me ne scuso con Federico S. Montero e con Alessio.Ricordo infine che, con Alessio, la categoria degli ingegneri è la più rappresentativa: ce ne sono ben tre.