CALCIO CHAMPAGNE

MILAN, ECCO IL VERO COLPO


Adesso ci siamo. Con il clamoroso di ritorno di Shevchenko e l'arrivo di Senderos, il Milan si assicura il centravanti che dovrà scardinare le difese "chiuse" ed il puntello per una difesa che nel pre-campionato è apparsa in grande affanno. Ora, gli obiettivi di mercato che avrebbero dovuto colmare queste evidenti lacune dell'organico rossonero, sono stati raggiunti. I tifosi possono essere soddisfatti. Lo stesso Ancelotti ha avuto ciò che desiderava. Dunque, come dichiarato dallo stesso Galliani "ora i problemi sono di Ancelotti. Dobbiamo lottare fino in fondo e vincere lo scudetto".Un dolce problema da risolvere per il tecnico rossonero, che dovrà assemblare la nuova corazzata permettendo ai suoi tenori offensivi di esprimersi al meglio. Di conseguenza, per un Milan tutta classe e fantasia, sarà necessario schierare un formazione imbottita di trequartisti, con il consueto 4-3-2-1 o la novità 4-2-3-1.A questo punto, San Siro è pronto per essere lo scenario dei sogni delle giocate di Kakà e Ronaldinho. Seedorf permettendo.In tutti notiziari sportivi, nelle pagine dei giornali e secondo le opinioni degli esperti, la nuova formazione del Milan non prevede l'impiego da titolare di Clarence Seedorf. L'olandese sarebbe soffocato dai vari Ronaldinho, Kakà, Pato e Shevchenko. Per tutta risposta, l'unico giocatore capace di vincere la Champions con tre squadre diverse, ha prima rifiutato di cedere il numero 10 al funambolo brasiliano per poi risultare il più convincente nel pre-campionato. Non avendo scorie dell'Europeo da smaltire, Seedorf ha sfoggiato prestazioni esemplari come quella nel trofeo Tim (condita da due gol alla Juve), per poi ripetersi nel Trofeo Berlusconi, quando i suoi assist hanno illuminato San Siro, steso la Juve e fatto fare un figurone a Inzaghi e Ambrosini. Prestazioni, queste, che hanno spazzato via le credenziali dei critici, che pronosticavano un ruolo part-time per l'olandese. Il vero acquisto, il Milan ce l'aveva in casa propria. Ancelotti non può e non deve rinunciare a schierare questo Seedorf, professionista esemplare, che a testa china ha lavorato con grande umiltà per dimostrare, anzi, per continuare a dimostare il suo valore. La società rossonera ha sempre dimostrato un debito di riconoscenza verso i propri campioni. Così come è stato di recente per Inzaghi, schierato titolare nella notte magica di Atene, così come è stato anche per Shevchenko, liberato dalla gabbia d'oro di Abramovich. Che allora sia così anche per Seedorf. E' Ronaldinho che deve contendere la maglia a Seedorf. Non il contrario.