CALCIO CHAMPAGNE

critiche ed opinioni su tutto ciò che accade quando in campo rotola un pallone

 

MATCH CLOU















28 SETTEMBRE 2008
STADIO "SAN SIRO"
MILAN vs INTER
 

ZLATAN'S SLALOM

 

UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2008\2009

 

SOUTH AFRICA - WORLD CUP 2010

 

4-3-3 : IL GIOCO PIU' BELLO DEL MONDO

 

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NAPOLI, GRINTA E CUORE

Post n°9 pubblicato il 21 Luglio 2008 da FLORINHO
 

Nell'andata della finale di Intertoto, il Napoli si impone sul campo del Panionios per 1-0, grazie al gol firmato da Bogliacino al 30'. Il ritorno, in programma sabato sera al San Paolo, potrebbe regalare la gioia del ritorno in Coppa Uefa dopo 14 anni. L'obiettivo è aun passo, per i tifosi è ora lecito sognare.
Diversi sono gli aspetti per i quali il Napoli può ben sperare in futuro. Innanzitutto, ciò che si temeva alla vigilia era l'inesperienza in campo internazionale. Invece i partenopei hanno dimostrato disinvoltura specie nel secondo tempo, quando si è trattato di gestire saggiamente il vantaggio. Una peculiarità di chi ha una certa confidenza con i doppi confronti. I giovani Hamsik e Vitale hanno messo in evidenza una grande personalità, ma in generale è stata la squadra ad offrire segnali importanti, salvo qualche sbavatura in difesa dovuta anche alla stanchezza per la preparazione.
Proprio questo rappresenta un altro motivo di soddisfazione: pur avendo le gambe imballate dai carichi di lavoro, il Napoli ha tirato fuori tutto il suo carattere, che l'importanza di questa maglia richiede. L'unico modo per vincere quando le gambe non girano, è metterci il cuore ed il Napoli ha dimostrato di avere grinta da vendere grazie ai suoi "lottatori" Blasi e Gargano, monumentali in mezzo al campo.
Pazienza se Maggio non è ancora quello di Genova e Rinaudo si fa espellere: tra i nuovi c'è comunque da segnalare Denis, che si è ambientato in tempo record ed è stato tra i protagonista servendo l'assist vincente a Bogliacino, dopo uno stop di alta scuola. L'argentino è destinato ad essere uno dei perni del Napoli del futuro.
Non dimentichiamo, inoltre, che ieri mancavano giocatori del calibro di Lavezzi e Santacroce, nonchè Mannini sulla sinistra. Il Napoli però ci ha messo l'anima ed ha portato a casa il risultato, che era la cosa più importante. Nonostante due traverse scheggiate dai greci. D'altronde, per vincere bisogna anche saper soffrire.

 
 
 

INTER, REBUS D'ATTACCO

Post n°8 pubblicato il 20 Luglio 2008 da FLORINHO
 

"Giocheremo con il 4-3-3. E quando dico 4-3-3 intendo dire attaccare con 3 giocatori puramente d'attacco. Possono essere due ali e un centravanti, ma anche 3 centravanti" queste le dichiarazioni del neo allenatore dell'Inter Josè Mourinho.
Attualmente l'inter ha in rosa ben 6 attaccanti: Ibrahimovic, Suazo, Crespo, Cruz, Adriano e Balotelli. A ciò va aggiunto Mancini, esterno d'assalto richiesto esplicitamente da Mourinho e destinato, dunque, a partire titolare. In più, si parla anche di un possibile arrivo di Quaresma, altra punta laterale. Resterebbero così due meglie disponibili per completare il tridente. Al centro, è necessario un giocatore di peso, capace di far salire la squadra e dettare il passaggio in profondità, ma conservando il vizio del gol. Un pò come Drogba nel vecchio Chelsea dell'allenatore portoghese. Tra le punte a disposizione, sembra Suazo il giocatore con le caratteristiche meno adatte per svolgere un simile compito, anche se l' honduregno può adattarsi alla perfezione partendo largo. Per il resto, Crespo, Cruz ed Adriano possono giocare solo da punta centrale, per cui è il caso di parlare di problemi d'abbondanza. A meno che Mourinho non decida di adattare un giocatore come Adriano in una posizione più defilata, ma questo comporterebbe un grande sacrificio toccato già a Kezman, centravanti che Mournho sottopose ad una pesante preparazione atletica per poi farlo giocare largo a destra. Non senza malumori da parte del giocatore.
A questo punto, è evidente come Mourinho prediliga giocatori duttili, che già in partenza sappiano giocare in più ruoli. Ibrahimovic e Balotelli, rispondono alla grande a queste caratteristiche e sembrano avvantaggiati nelle gerarchie. Anche se bisogna tener conto delle condizioni dello svedese. Mourinho non guarda in faccia nessuno, ha già dimostrato in passato di puntare sui giocatori più in forma e disposti al sacrificio.
Al momento, è impossibile ipotizzare come giocherà l'Inter in avanti. Forse, però, per alcuni giocatori è arrivato il momento di cambiare aria.

 
 
 

ARBITRO UBRIACO SOSPESO A VITA

Post n°7 pubblicato il 18 Luglio 2008 da FLORINHO
 

Sergei Shmolik, ritenuto il miglior arbitro della federazione Bielorussa, è stato sollevato a vita dal suo incarico. Il motivo? Durante la partita Vitebsk-Naftan (1-1) si è presentato sul terreno di gioco completamente ubriaco. La curiosità sta nel fatto che nessuno, nè sugli spalti nè in campo, si è accorto delle condizioni precarie di Shmolik.
L'arbitro, inoltre, aveva diretto gran parte del match fermo a centrocampo ed aveva addirittura ricevuto gli applausi del pubblico dato che, dalle sue "pose", sembrava che avesse il mal di schiena. In realtà, l'equilibrio gli mancava a causa della scarsa lucidità mentale... La federazione Bielorussa non ha tollerato la condotta poco professionale dell'arbitro e ha deciso per la più pesante delle pene.
Ora, secondo il mio modesto parere, la decisione nei confronti di Sergei Shmolik è a dir poco eccessiva. Egli ha sicuramente commesso un atto gravissimo e si è dimostrato un pessimo esempio. Però, come è possibile che nessuno si sia accorto del suo stato psicofisico già prima della partita? E' inaudito che nè i collaboratori (guardalinee) nè i giocatori si siano resi conto della situazione già nei momenti come il lancio della moneta e la stretta di mano con il direttore di gioco prima della gara. E' ancor più inaudito come non ci sia stato nessun funzionario della federazione capace di rendersene conto. Quindi, prima di puntare il dito contro Shmolik, analizziamo per un attimo la scarsa efficienza della Federazione Bielorussa. Shmolik nè è la vittima ed il capro espiatorio.
Da un lato, però, la Federazione giustamente non ha il compito di "accudire" gli arbitri nella vita privata. Questo è vero. Allora ciò che va criticata è  soprattutto la pena inflitta a Shmolik: se non siete d'accordo, provate a ricordare Calciopoli e tutti gli arbitri coinvolti nello scandalo. C'è addirittura chi, come Paparesta, è stato riabilitato (anche se poi ha rifiutato). Tra un'ubriacatura ed una società di combine, c'è una certa differenza. Nel primo caso, si pilota  involntariamente una partita. Nel secondo, si pregiudica volontariamente un intero campionato.
Per Shmolik, al primo ed unico errore nella carriera, era sufficiente una multa ed uno stop di qualche mese.

 
 
 

UN CALCIO CHE CAMBIA

Post n°6 pubblicato il 17 Luglio 2008 da FLORINHO
 















Sembrava solo una manovra mediatica per richiamare l'attenzione del mondo del calcio, ma a quanto pare Eto'o è vicinissimo ad approdare nel campionato dell'Uzbekistan.
Il Kuruvchi di Tashkent, partecipante alla Champions League asiatica, ha offerto al camerunense 40 milioni di euro d'ingaggio per un anno, cifra record nella storia dello sport. Infatti, qualora Eto'o accettasse la faraonica offerta, firmerebbe il più grande contratto annuale mai visto in uno sport di squadra.
Non si può nascondere che il campionato Uzbeko è un torneo di livello mediocre, che non potrebbe mai stimolare un calciatore affermato a livello europeo. A meno che non entri in gioco il fattore economico, ormai vero motore del calcio. Non si può nemmeno parlare di scelta forzata, visto che Eto'o aveva comunque l'offerta di un club importante come il Valencia. Ha declinato la proposta perchè pretendeva non meno di 10 milioni di ingaggio. E' evidente, dunque, che è puramente una questione di soldi e non di stimoli, sono i quattrini ad avere il soppravento sull'ambizione di un giocatore. Eto'o è solo uno dei tanti casi di "mercenari", basta considerare Beckham approdato al Los Angeles Galaxy, ma anche la telenovela Cristiano Ronaldo di questi giorni. Nemmeno un briciolo di riconoscenza per Ferguson che l'ha cresciuto e portato nel calcio che conta.
Nel mondo del pallone, circolano ormai troppi soldi, che non fanno che rendere immorale lo sport. I club falliscono da un giorno all'altro perchè gli investimenti sono sconsiderati, dato che occorre ottenere tutto e subito, per questo è anche impossibile puntare sui giovani (aprendo un'altra questione come quella delle giovanili) e si preferiscono campioni vecchi e strapagati, ma già affermati.
Non è più corretto parlare di calcio come "sport". Ormai è diventato un business. Basta tenere conto delle cordate di imprenditori stranieri, sempre pronte a rilevare società in affanno, per trasformarle in vere e proprie aziende produttive.
La domanda adesso è questa: alla fine del secolo in corso, esisterà ancora questo sport?

 
 
 

UNA JUVE DI GUERRIERI

Post n°5 pubblicato il 16 Luglio 2008 da FLORINHO
 

Finalmente è arrivato anche l'atteso centrocampista in casa Juve: si tratta di Cristian Poulsen, 28enne nazionale danese. Il suo curriculum è invidiabile e nel palmares personale vanta una coppa uefa vinta col Siviglia, l'ultima squadra in cui ha militato. Per caratteristiche, Poulsen è il classico interdittore con il compito di "fare legna" in mezzo al campo. Un vero guerriero vichingo, con piedi tutto sommato educati, ma che forse rischia di diventare il doppione di Sissoko. Il danese, inoltre, non possiede quelle doti da regista che occorrevano alla Juve. Già nella scorsa stagione, i bianconeri avevano evidenziato una certa lacuna per quanto riguarda l'uomo capace di dettare l'ultimo passaggio, lacuna che venne poi colmata inserendo Cristiano Zanetti in cabina di regia. La conclusione logica è dunque questa: la Juve offrirà una seconda chance a Tiago. Il portoghese è attualmente l'unico giocatore in rosa con qualità spiccatamente adatte a costruire gioco, per cui viene addirittura da ipotizzare un suo impiego nella formazione titolare, sperando che al secondo anno in Italia abbia ormai superato tutti i problemi di ambientamento. Questo è l'augurio della società, dato che lo stesso Cobolli Gigli ha annunciato la chiusura del mercato bianconero, smentendo così le voci sull'ulteriore arrivo di un centrocampista tra Xabi Alonso e Stankovic. Probabilmente sarebbe stato quest'ultimo l'acquisto più azzeccato, ma si sa, l'opinione avversa dei tifosi può pesare come un macigno.
Le dichiarazioni di Ranieri hanno sicuramente giovato all'immagine di Poulsen, ritenuto superiore al maliano Sissoko. Per cui, la candidatura del danese ad una maglia da titolare sembra praticamente scontata. La nuova linea mediana, sarà dunque composta da Poulsen e Tiago con Camoranesi a destra ed il duo Nedved-Giovinco a contendersi il posto a sinistra. Il folletto dell'Under 21, però, verrebbe impiegato soprattutto in campionato, poichè l'esperienza del pallone d'oro ceco verrebbe preservata in Champions League. In attacco, Trezeguet è inamovibile, mentre Amauri è strafavorito su del Piero, visto l'investimento economico della società per strapparlo al Palermo. I dubbi iniziano a sorgere nel reparto arretrato. A destra, le alternative sono rappresentate da Zebina, Grygera ed il neo-acquisto Mellberg, anche se tutti e tre sono principalmente propensi alla fase difensiva. L'ipotesi più plausibile, prevede Zebina terzino con Mellberg che verrebbe dirottato al centro soffiando il posto a Legrottaglie e facendo coppia con l'ormai maturo Chiellini. La vera lacuna della rosa bianconera è a sinistra: Molinaro è l'unico terzino sinistro di ruolo, se escludiamo Grygera che sarebbe comunque un "adattato". Non si escludono sorprese su un nuovo intervento della società sul mercato. Tra i pali ci sarà ovviamente Buffon e qui non occorre aggiungere altro.
Se il 4-4-2 rappresenta la soluzione principale, lo stesso Ranieri ha ammesso come quest'anno i tifosi potranno vedere più spesso una Juve con il tridente. E' questa forse la scelta migliore consierando le caratteristiche di tutti i giocatori ed anche se i terzini sono poco adatti ad attaccare (è vero che Molinaro spinge molto, ma deve migliorare nell' impostazione dell'ultimo passaggio), la trazione anteriore verrebbe recuperata con l'inserimento di Iaquinta come terzo attaccante e Del Piero che saggiamente interpreterebbe un ruolo part time. In mezzo al campo poi, il terzetto sarebbe composto da Tiago, Poulsen e Camoranesi, che in passato ha dimostrato di poter ricoprire anche questo ruolo. La seconda ipotesi, invece, prevede una super-cerniera con Sissoko, Zanetti e Poulsen, sicuramente meno fantasiosa, ma praticamente inespugnabile. Un pò come la diga Vieira-Emerson della Juve gestione Capello. A quanto sembra, sta per nascere una Juve di guerrieri. E si sa che, per caratteristiche, i guerrieri riescono sempre ad infiammare l'animo dei tifosi.

JUVE

4-4-2: Buffon; Zebina Mellberg Chiellini Molinaro; Camoranesi Tiago Poulsen Nedved; Amauri Trezeguet.

4-3-3: Buffon: Zebina Mellberg Chiellini Molinaro; Camoranesi Tiago Poulsen; Amauri Trezeguet Iaquinta.

 
 
 

MILAN: NUOVO LOOK CON DINHO

Post n°4 pubblicato il 15 Luglio 2008 da FLORINHO
 

Sembra ormai questione di ore per poter ufficialmente considerare Ronaldinho un giocatore del Milan, l’acquisto dell’estate, l’uomo giusto per far sognare i tifosi, tra i quali però serpeggia ancora un certo scetticismo. Del resto, ciò che resta in mente è sempre l’ultima impressione, per cui è più facile ricordare il Ronaldinho spento degli ultimi 6 mesi piuttosto che il giocatore ritenuto fino a due anni fa il migliore del mondo. Il primo obiettivo del Milan sarà dunque quello di recuperare l’”antico” Ronaldinho, ma a Milanello sono convinti di poter offrire l’ambiente ideale per permettere al brasiliano di dimostrare le sue straordinarie capacità, che a 28 anni sono tutt’altro che esaurite. Galliani ha regalato ad Ancelotti il giocatore che sognava, ora spetta al tecnico rossonero il dolce rompicapo per trovare a Ronaldinho l’ideale sistemazione in campo. Attualmente, le certezze del nuovo Milan sono Abbiati, Nesta, Kaladze, Zambrotta, Pirlo e Kakà, ma esistono diverse soluzioni possibili .

4-2-2-2 : BELLI MA SPREGIUDICATI - Una delle ipotesi più spettacolari è quella che prevede il doppio trequartista, ovvero Ronaldinho e Kakà a supporto delle due punte Pato e Borriello, componendo così il "quadrato magico" adottato dal Brasile di Parreira nell'ultima edizione dei Mondiali. L’unico problema, non indifferente, sarebbe quello di trovare i giusti equilibri per una squadra così spropositata in attacco: considerando che in mezzo al campo Pirlo è irrinunciabile per innescare la classe dei tenori d’attacco, l’ultima maglia disponibile a centrocampo sarebbe da assegnare ad un uomo in grado di recuperare palla immediatamente. Per caratteristiche, Flamini sarebbe l’ideale grazie anche alle sue immense doti atletiche che fanno di lui un corridore instancabile. Tuttavia, reggere il peso di una squadra intera è una missione impossibile anche per il giovane giocatore francese, ma la questione potrebbe essere risolta piazzando uno stopper come Bonera in posizione di terzino, spostando Zambrotta a sinistra e sacrificando dunque Jankulovski. Questa la formazione: Abbiati; Bonera Nesta Kaladze,Zambrotta; Flamini,Pirlo; Ronaldinho,Kakà; Pato,Borriello;.

4-3-2-1 : FANTASIA AL POTERE – Se il 4-2-2-2 rappresenta un’ipotesi affascinante quanto impraticabile, l’albero di Natale invece è una delle certezze di Ancelotti, grazie al quale il Milan si è tolto le più grandi soddisfazioni negli ultimi anni, tra cui la Champions League vinta ad Atene nel 2007. In quel caso, i tre giocatori che componevano il reparto avanzato erano Seedorf e Kakà alle spalle dell’unica punta Inzaghi. Con l’arrivo di Ronaldinho, l’indiziato maggiore a perdere il posto a favore dell’asso brasiliano sarebbe l’olandese. Un ulteriore problema, nasce dal fatto che sia Kakà che Ronaldinho amano partire adlla sinistra per poi accentrarsi. Uno dei due dovrebbe quindi “sacrificarsi” giocando nel centro-destra. Davanti invece Borriello e Pato lotterebbero per la maglia da centravanti. Apparentemente l’utilizzo del giovane brasiliano sembrerebbe scontato, ma l’efficacia del 4-3-2-1 è frutto della profondità del gioco che l’unica punta è in grado di garantire: Borriello sotto questo aspetto offre più certezze sia dal punto di vista fisico che sulle palle aree. Tuttavia non è da escludere la possibilità che Ancelotti impieghi Pato nelle gare in trasferta, data la sua naturale predisposizione al contropiede, mentre Borriello diventerebbe utilissimo per scardinare le difese che vengono a San Siro per giocare una partita chiusa e di contenimento. Risolto il rebus del trio offensivo, la linea mediana sarebbe composta ovviamente da Pirlo affiancato da due tra Flamini, Ambrosini e Gattuso, con quest’ultimo leggermente sfavorito. In difesa, Zambrotta giocherebbe a destra con il reintegro di Jankulovski sulla sinistra. Così dunque in campo: Abbiati; Zambrotta,Nesta,Kaladze,Jankulovski; Flamini,Pirlo,Ambrosini; Ronaldinho,Kakà; Pato;.

4-3-1-2 : NUOVA FORMULA VINCENTE – Un’altra alternativa è quella che vede Ronaldinho impiegato come attaccante puro al fianco di uno tra Pato e Borriello, ma quest’ultima scelta sarebbe un piacevole problema per Ancelotti visto la classe immensa del brasiliano che gli consentirebbe di adattarsi senza problemi con chiunque. Alle spalle dei due attaccanti, agirebbe Kakà, che tornerebbe a fare il trequartista puro libero di svariare su tutto il fronte offensivo seguendo il proprio istinto. In questo modo Ronaldinho partirebbe dalla sinistra come predilige e Kakà avrebbe libertà di trovare la posizione che ritiene migliore, andando a risolvere il dilemma ipotizzato nel 4-2-2-2. Il terzetto in mediana vedrebbe il solito Pirlo in cabina di regia, protetto da Flamini e con Seedorf che potrebbe ritrovare una maglia da titolare seppur sacrificandosi in un ruolo che ha apertamente dichiarato di non gradire. Una soluzione del genere ricorderebbe molto il rombo di centrocampo con cui il Milan ha trionfato in Champions nel 2003 ed in campionato nel 2004. Nel caso (molto probabile) in cui Seedorf non trovasse spazio nemmeno in questa formazione, Ancelotti opterebbe per un mastino come Gattuso o Ambrosini, capace di rendere ancora più robusto il centrocampo e rafforzare gli equilibri della squadra. In questa ipotesi però, verrebbe a mancare la spinta sugli esterni, per cui i due terzini di spinta Zambrotta e Jankulovski giocherebbero in una posizione molto avanzata, praticamente sulla linea dei centrocampisti, alternandosi nelle proiezioni offensive e coperti alle spalle dai due interdittori di centrocampo. Nesta e Kaladze avrebbero il delicato di mantenere “alta” la squadra, in modo tale da poter contare su una formazione “corta” in mezzo al campo che esalterebbe sia le spiccate doti di possesso-palla del Milan sia una manovra più fluida. E’ questo lo schieramento più probabile, che verrebbe interpretato da questo 11 titolare: Abbiati; Zambrotta,Nesta,Kaladze,Jankulovski; Flamini,Pirlo,Ambrosini; Kakà; Ronaldinho,Pato;.

Se ritenete che esistano altri “possibili Milan” comunicatelo liberamente sul blog.

 
 
 

NASCE LA NUOVA VOCE DEL CALCIO

Post n°1 pubblicato il 13 Luglio 2008 da FLORINHO
 

Ciao a tutti, molti mi conosceranno come "ringhio8", gestore del blog "Il Cuore nel Calcio", progetto abbandonato in fretta sia per mancanza di tempo, ma soprattutto per l'impossibilità di seguire attentamente tutto ciò che accade in uno sport vasto come il calcio, ricco di aspetti che necessitano un aggiornamento continuo. Questo blog, quindi, avrà principalmente un carattere opinionistico ed esprimerà il proprio giudizio sui fatti che animano maggiormente il mondo del pallone.
"Calcio Champagne" nasce per commentare tutti i temi bollenti d'attualità di questo sport, che saranno analizzati nel corso della settimana in base ad uno schema ben preciso e facilmente rintracciabile tra i tags. Non mancherà uno sguardo attento anche alla domenica sportiva e a ciò che accade sui campi di Serie A, con un giudizio sulla giornata di campionato che verrà espresso ogni lunedì. Il blog, però, non si esaurisce qui: se da un lato verranno tralasciate le cronache dei match e le news meno importanti di calciomercato, dall'altro ci sarà un'analisi approfondita anche degli aspetti tecnico-tattici delle squadre che permetterà di coinvolgere i più appassionati, che in generale potranno tranquillamente lasciare il proprio libero commento.
Ovviamente, anche la Nazionale non sfuggirà all'occhio vigile di "Calcio Champagne", così da poter trattare un argomento più noto anche ad un pubblico femminile.
Prima di concludere, volevo comunicare che io stesso sono un tifoso e dunque seguo fedelmente una squadra, ma la redazione di questo blog cercherà di conservare sempre la propria neutralità, permettendo invece a voi di poter manifestare liberamente la propria sponda calcistica.

Non mi resta che salutare tutti gli amici appassionati di calcio ed invitarli AD ESPRIMERE LIBERAMENTE LE PROPRIE IDEE LASCIANDO UN COMMENTO.

Ciao!!
FLORINHO

 
 
 
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