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La Juve, Conte e L'Europa, Juve - Fiorentina 1-1


Ed eccoci ancora a commentare l'ennesima prestazione così così della Juve di coppa. Conte insiste con il turn over che privilegia il campionato e sacrifica, dopo la coppa Italia anche l'ex coppa Uefa. Ci si presenta in campo con Caceres, Ogbonna, Isla, Giovinco (!) e Osvaldo, e 5 titolari in meno sono troppi anche al cospetto di una Fiorentina non trascendentale. Già, perchè se la Juve appare comunque in affanno nelle ultime settimane, anche le prestazioni dei viola nell'ultimo periodo non sono state propriamente eccelse. Nel finale di Juve Inter c'erano stati i primi segnali di un calo di intensità nel secondo tempo ed in particolare negli ultimi 20 minuti, cosa che sì è poi verificata più volte nelle partite successive compresa quella di ieri con la Fiorentina. L'impressione è che la Juve (Conte) stia cercando di centellinare le forze residue, ruotando gli uomini ma anche cambiando atteggiamento tattico in partita, primi tempi più aggressivi e secondi tempi attendistici con squadra rintanata nella propria metà campo, atteggiamento rischioso e comunque non da grande squadra, mi chiedo che fine abbia fatto la prima Juve di Conte e che fine abbia fatto la sua duttilità tattica (il primo anno si passò dal 4-2-4 al 4-3-3 al 3-5-2). Oggi si è fossilizzato sul 3-5-2 e spesso la squadra (vedere partite con Roma in coppa Italia e Milan) ha un atteggiamento attendista che privilegia la fase difensiva a quella d'attacco. Conte non ha capito che se vuole fare la storia della Juventus non deve vincere l'ennesimo Scudetto, ma DEVE necessariamente vincere in Europa e la coppa Uefa sarebbe un buon inizio.A lui va dato il merito di averla riportata a certi livelli in campionato, ma in Europa i flop, soprattutto quest'anno, sono fin troppo evidenti, e questo atteggiamento accresce nei nemici il teorema "grandi in Italia perchè ladri e piccoli in Europa", teorema campato in aria se si guarda al passato. Il punto è che il primo cambiamento da fare per vincere in Europa è la mentalità, basta dare precedenza al campionato, bisogna fare il contrario e privilegiare le coppe europee, Lippi per esempio il turnover lo faceva alla vigilia delle partite di coppa nelle gare di campionato, questo gli ha comunque permesso di vincere scudetti (con punteggi normali che sono più che sufficenti) e fare qualche finale di champions. In questi anni il Milan pur non essendo oggettivamente all'altezza del suo passato ha sempre approcciato alle coppe con l'obiettivo di vincere e di imporre il proprio gioco e non ho mai sentito Galliani dire "loro sono più forti" ma semmai "ce la giochiamo alla pari" anche contro il Barcellona! Conte torni ad una mentalità di gioco più offensiva come era nelle origini e faccia il turnover contro chievo e livorno non a Copenaghen in Champions o con la Fiorentina in coppa Uefa (o Europa League che dir si voglia), restituisca alla Juve il blasone europeo che aveva fino al 2006 o il teorema suddetto dei nemici suonerà come la realtà. Una realtà invece che è ben diversa perchè tra il 1971 e il 2006 in corrispondenza delle due Juventus più forti di sempre (unite forse a quella del quinquennio e a quella del trio Boniperti Charles Sivori) e cioè quella della presidenza Boniperti e della Triade la società bianconera ha giocato 13 finali in 35 anni, una media di una ogni tre anni, più 5 semifinali e 6 eliminazioni ai quarti. Un periodo in cui arrivare ai quarti era il minimo e la norma mentre le eliminazioni ai primi turni erano l'eccezione. La Juve post-calciopoli invece in 5 partecipazioni alle coppe è arrivata solo una volta ai quarti (la scorsa Champions) e ha raccolto ben 2 eliminazioni alla prima fase di champions (più una in coppa Uefa!!!), cosa che in precedenza si era verificata una volta sola nel 2000/01 con Ancelotti in panchina, e una volta scalata in coppa Uefa si è fermata agli ottavi nel 2009/10 ed è con un piede fuori quest'anno.Tutto questo per sottolineare che se si vuole paragonare la Juve di Conte a quelle del passato (Trapattoni, Lippi e Capello) urge un immediato lifting europeo perchè se la Juve del quinquennio le coppe non le aveva (eccezione fatta per la Coppa dell'europa centrale dove arrivò 4 volte su 5 in semifinale tra l'altro) e quella di Sivori ne sottovalutò l'importanza giustificata, in parte, dal fatto che si era alle prime edizioni, quella di Conte non ha scusanti di motivazioni e/o qualità o di altro genere, perchè se è vero che il divario con Bayern e Real Madrid o Barcelona resta  ancora evidente e anche vero che una squadra che annovera tra le sue file Barzagli Chiellini Lichsteiner Vidal Pogba Marchisio Tevez Llorente Buffon e Pirlo non può permettersi il lusso di uscire dalla champions con Copenaghen e Galatasaray e dalla Uefa con la Fiorentina a patto però che questi giocatori li si faccia scendere in campo, altrimenti il paragone tra questa Juve e le altre per buona pace dell'ego di Mister Conte resterà sempre improponibile.