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Cesena Juventus, Allegri e il braccino corto


Non sono propriamente una vedova di Conte come vengono definiti dagli stessi tifosi Juventini i nostalgici dell'allenatore pugliese che ha riportato la Juve in testa al campionato, anzi il modo in cui se ne è andato e la mancata vittoria dell'Europa League lo scorso anno me lo hanno reso anche piuttosto indigesto.Detto questo è inutile negare che la differenza tra la Juve di Conte e di Allegri a livello di qualità di gioco, intensità e cattiveria nell'aggredire l'avversario sono molto evidenti.Ieri per la seconda volta in due settimane si è buttata al vento la possibilità di salire a +9 e mettere una seria ipoteca sul campionato, così facendo invece la pur non brillante Roma di questo periodo rimane in piena corsa soprattutto in virtù della possibilità di sfruttare lo scontro diretto dell'olimpico che avrà luogo fra due settimane.Ma non sono solo i pareggi di Udine e Cesena a dare il segnale d'allarme sul rendimendo dei bianconeri, da due mesi e mezzo a questa parte (dopo il successo all'ultimo secondo sul Torino) la squadra di allegri ha messo insieme "solo" 5 vittorie e 5 pareggi, due dei quali per 0-0 e tre facendosi rimontare il vantaggio acquisito nel primo tempo (Samp e Inter in casa e Cesena ieri) segno di una incapacità a chiudere le gare ma soprattuto di un atteggiamento fin troppo conservativo e preponderante alla gestione del risultato anzichè al mantenimento della pressione costante sull'avversario, una volta in vantaggio la squadra sembra tirare i remi in barca e abbassare i ritmi pur mantenendo il pallino del possesso palla che però rimane così fine a sestesso. Che questo modo di gestire le gare arrivi dalle direttive del tecnico sembra evidente, anche in seguito alle sue dichiarazioni dopo il ko al 94' di Genova con i rossoblu: "si può vincere il campionato anche senza fare 100 punti, non bisogna per forza vincerle tutte" (sic!), segno di una mentalità più ragionata e meno aggressiva rispetto al predecessore. Mentalità però pericolosa perchè Allegri dovrebbe ricordare che proprio il suo Milan a furia di pareggini e sconfitte imprevedibili (Fiorentina in casa tante per ricordarne una) perse a favore della Juve di Conte lo scudetto 2012 dilapidando sette (ops!) punti di vantaggio. Inoltre aggiungerei che queste 10 partite coincidono col definitivo cambio di modulo di Allegri dal 3-5-2 contiano al 4-3-1-2. Ora, non ero un amante del modulo di Conte che soprattutto a livello europeo lasciava le fasce in balia degli avversari che erano sempre in superiorità numerica, ma anche il 4-3-1-2 manda la squadra in sofferenza sugli esterni se aggredita e soprattutto costringe Vidal a giocare fuoriruolo come trequartista dove è palese che sia un pesce fuor d'acqua, posizione che ne ha provocato un forte calo di rendimento e fiducia. Stessa cosa per Llorente, a che serve un gigante di 1.90 se poi non arriva un cross dal fondo che sia uno?Rimango convinto che per fare il salto di qualità la Juve debba cambiare modulo passando al 4-3-3 con due esterni alti (Coman e Morata o Pepe) e Tevez (o Llorente) punta centrale, ma non si capisce perchè questa soluzione debba essere sempre scartata dagli allenatori bianconeri, Conte (che pur l'aveva utilizzato nel suo primo anno facendo vedere in quel periodo una delle Juve più belle di sempre per qualità di gioco) adduceva mancanza di giocatori adatti a qual ruolo, Allegri invece preferisce far giocare fuoriruolo Vidal per prediligere un modulo che però ha involuto il gioco e la mentalità della squadra.Stando così le cose il pur non brillantissimo Borussia Dortmund può tranquillamente passare il turno di Champions a danno della Juve con tanti saluti alle ambizioni di crescita Europee dei torinesi.Una postilla su Evrà: in sei mesi non ha fatto un cross dal fondo che fosse uno, decisamente meglio Padoin almeno da lui non si pretende la luna e in fase difensiva è decisamente più rassicurante.Postilla numero due: buon per la Juve che nelle ultime 10 gare anche la Roma abbia decisamente rallentato il passo con 3 vittorie (tutte esterne e molto faticose) e 7 pareggi 5 dei quali in casa e tutti consecutivi segno evidente che è l'ambiente il primo vero avversario dei giallorossi. Saluti
 Il video dei gol:http://www.goalsarena.org/en/video/italy-serie-a/15-02-2015-cesena-juventus.html