IO E IL CALCIO

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SIMONE SATTIN: L'ALLENATORE GOLEADOR 04/03/2009 - ARQUÀ PETRARCA. La tua squadra non segna, alcuni attaccanti sono fuori per squalifica o influenza e tu che fai? Scendi in campo insieme ai tuoi ragazzi e cali un poker di gol in due partite.In Terza Categoria la copertina della settimana spetta di diritto a Simone Sattin, allenatore-giocatore della Città del Castello (girone «E») che dopo la tripletta rifilata domenica scorsa al Beverare è andato a segno pure l’altro giorno nell’1-1 con la Santelenese.Quattro reti in due incontri per il tecnico giallonero, 34 anni il prossimo 11 giugno, che fino a poche settimane fa non era mai sceso in campo accanto ai suoi ragazzi.«Tre domeniche fa, contro l’Italwin Conselve, eravamo in emergenza e ho deciso di giocare mezzora – racconta il diretto interessato, residente ad Arquà Petrarca ed elettricista di professione – Tra infortuni, malattie e squalifiche abbiamo avuto la squadra decimata per molte domeniche. Così ho scelto di allenarmi anch’io con i ragazzi per vedere se il fisico reggeva.Ho avuto risposte positive e ho voluto rimettermi alla prova».Risultato: tre gol in un colpo solo al Beverare (vittoria per 3-2) e quarto centro l’altro giorno alla Santelenese.Nulla di nuovo comunque per un centravanti che in carriera ha sempre segnato raffiche di gol con le maglie di Saletto, Ospedaletto Euganeo (l’attuale Bassa Padovana), Monselice, Conselve, Merlara e Quadrifoglio.Proprio con quest’ultima squadra Simone ha stabilito il suo record stagionale di reti, 33, nell’annata 2005/2006 chiusa con la promozione in Seconda Categoria.Poi però il quarto grave infortunio allo stesso «maledetto» ginocchio, il destro, lo aveva convinto ad appendere le scarpe al chiodo.«Lo scorso anno mi sono fatto il patentino di allenatore – spiega Simone – In estate mi è arrivata la proposta della Città del Castello, la squadra del mio paese, e ho iniziato questa nuova esperienza.Mi è sempre piaciuta l’idea di gestire un gruppo, di mettere in campo una squadra, di provare qualche accorgimento tattico.Ho investito tempo e soldi per fare il corso, voglio provare a diventare un bravo allenatore».Nel frattempo però meglio segnare ancora qualche gol...«Finché le gambe mi tengono e il mio passo sarà buono continuerò a divertirmi.Ma appena in squadra rientreranno tutti, tornerò a sedermi in panchina».- Articolo di Matteo Lunardi, tratto dal Mattino di Padova di oggi -