Per non dimenticare
un blog che è un calendario: quello che è stato, quello che sarà, i santi, gli eventi, i compleanni, le feste
« Il misterioso ingrediente 7X | Acqua e Medioevo » |
Acqua e Roma
Post n°63 pubblicato il 13 Marzo 2006 da vergine_e_martire
(un po' per le piogge dei giorni scorsi, un po' per esaudire la richiesta di "casalinga per caso") Una delle caratteristiche della psicologia romana fu senza dubbio la preoccupazione per le norme igieniche allo scopo di formare buoni soldati e proteggere la salute di tutti i cittadini: fin dai tempi della repubblica iniziò la costruzione di acquedotti, bagni e piscine, si presero provvedimenti atti a risanare luoghi malsani, si fecero studi per scegliere i luoghi dove costruire insediamenti urbani, vennero emanate vere e proprie ingiunzioni legali al fine di moderare l'alimentazione e di evitare malattie. Già gli Etruschi iniziarono il risanamento di alcune zone malariche attraverso canali di drenaggio che favorivano lo scolo delle acque stagnanti, e cunicoli muniti di lastre di piombo bucherellate per filtrare e depurare l'acqua. I Romani proseguirono queste opere di bonifica iniziando con la costruzione della Cloaca Massima all'epoca di Tarquinio Prisco e con la canalizzazione delle acque stagnanti nel Tevere. Fu Anco Marzio a portare per la prima volta l'acqua verso Roma, ma il primo vero e proprio acquedotto (che misurava 11 miglia romane) fu costruito da Appio Claudio nel 312 a.C.. Con il passare degli anni nella sola città di Roma si arrivò al numero di 14 acquedotti per un totale di 600 Km con una portata di ben 1,5 milioni di metri cubi giornalieri, e tantissimi altri ne furono costruiti in tutte le città più importanti dell'impero.
Altro segno della cultura romana e della sua attenzione all'igiene pubblica sono le terme, costruzioni di cui l'Urbe fu ricchissima, tanto che nell'epoca di maggior splendore se ne contavano circa 800 nella sola città. Anche se in seguito sarebbero state probabilmente una tra le cause della decadenza della civiltà romana a causa dell'uso smodato che si finì per farne, il principio che le aveva ispirate era senza dubbio positivo. I romani erano soliti bagnarsi nel Tevere già fin dai primi tempi dopo la fondazione della città; poi cominciarono ad essere costruite piscine artificiali, pubbliche e private . I lavaggi quotidiani si limitavano alle braccia e alle gambe, mentre ogni nove giorni veniva lavato tutto il corpo.
I tre elementi essenziali erano le vasche di acqua tiepida, calda e fredda, ovvero il tepidarium, il calidarium e il frigidarium e quelli accessori, il laconicum (la sauna) e gli apodicteria (gli spogliatoi). Poi, a seconda della maggiore o minore lussuosità, si potevano aggiungere anche altri ambienti totalmente estranei, come la biblioteca, lo stadio o la palestra. |
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Never In My Name
- L'angolo di Jane
- Un giorno alla volta
- Almanacco del giorno
- Relative
- formidabili i 70
- The Fairy Round
- IMPRESSIONI
- Travelling Miles
- L'albero di luce
- compagni di viaggio
- casalingapercaso
- dagherrotipi
- Una voce dal deserto
- Pensieri Fluttuanti
- del più e del meno
- Il diario di Nancy
- Amore e luce...
- parola
- Una favola damore
- Meraviglia...
- Quaderno 1°
- frapeace
- Il Libero Pensiero
- Una mela
- etnego
Inviato da: cassetta2
il 18/09/2024 alle 16:19
Inviato da: berit_hildren
il 15/08/2015 alle 09:34
Inviato da: debora_daniele
il 13/06/2013 alle 00:44
Inviato da: chiaracarboni90
il 30/05/2011 alle 15:46
Inviato da: chiaracarboni90
il 23/05/2011 alle 12:43