Per non dimenticare

Madame Bovary c'est moi!


1857 - Gustave Flaubert pubblica "Madame Bovary".Il grande romanzo che segnò la fine del Romanticismo e che cristallizzò l'attenzione medica su un fenomeno psicologico, il cosiddetto "bovarismo".Scrive Pennac: << È questo, a grandi linee, il "bovarismo", la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l'immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l'adrenalina che sprizza, l'identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell'universo romanzesco... >>.Emma Bovary cerca la passione che ha imparato sui libri nella sua piatta e scialba vita matromoniale, nella profonda provincia francese cerca le luci di Parigi. Si perderà inseguendo l'amore dove non è, in squallidi adulteri, dietro a seduttori e ladri. Morirà, anche, per amore di vivere il romanzo anche nelal morte, suicida come nei romanzi, ma in uno squallido suicidio, di lunga e dolorosa agonia. E trascinerà con sé, in questa dannazione letterari, marito e figlia. La fine di un mondo che ha avvelenato se stesso attraverso i suoi sogni.Il romanzo più bello che abbia mai letto, insuperabile, dolce, doloroso e straziante; ma composto e ancor più straziante nel dramma trattenuto.