Per non dimenticare

Pasqua nella saggezza popolare


 Natale, con i tuoi; Pasqua, con chi vuoi.  Carnevale a casa d'altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte.  Natale al sole, Pasqua molle.  Chi fa il Ceppo al sole, fa la Pasqua al fuoco.  Chi vuol quaresima corta, faccia debiti da pagare a Pasqua.  Il prim'anno s'abbraccia, il secondo s'infascia, il terzo s'ha il mal'anno e la mala pasqua.  L'agnello è buono anche dopo pasqua.  Non si può veder Pasqua, né dopo San Marco, né prima di San Benedetto.  Non è bella la pasqua se non gocciola la frasca.  Pasqua di Befana, la rapa perde l'anima.  Pasqua in giove vendi la cappa e gettala a' buoi.  Pasqua tanto desiata, in un giorno è passata.  Pasqua venga alta o venga bassa, la vien con la foglia o con la frasca.  Pasqua, voglia o non voglia non fu mai senza foglia.  Quando San Giorgio (23 aprile), viene in Pasqua, per il mondo c'è gran burrasca.  Se piove per la Pasqua, la susina s'imborzacchia.  Tal pensa salvarsi a Pasqua, che è preso a mezza quaresima.  Punto pasquale dura poco e comparisce male.