Per non dimenticare

L'omicidio politico nel bagno


13 luglio 1793: Charlotte Corday uccide il rivoluzionario Jean Paul Marat accoltellandolo nella vasca da bagno.Sono gli anni più terribili della Rivoluzione Francese.In una casa di rue des Cordeliers, a Parigi, Jean-Paul Marat, 50 anni, deputato alla Convenzione nazionale, viene ucciso con un coltello da cucina mentre si trova nella vasca da bagno. Ad assassinarlo è Marie-Anne-Charlotte Corday, 24 anni, giunta dalla Provincia, fermamente convinta che l'uccisione di uno dei protagonisti piu' crudeli della Rivoluzione, avrebbe potuto fermare il bagno di sangue in atto da qualche mese.Nata e cresciuta, per i primi anni, nella miseria piu' nera, pur di nobile famiglia ormai decaduta, Charleotte Corday viene adottata e curata da una famiglia di ricchi cugini di Caen, che le danno un'ottima istruzione e la introducono in quell'ambito borghese, provinciale, un po' ovattato e legato per antica tradizione alla monarchia.Nel 1792-93 frequenta gruppi di Girondini esuli in Provincia e matura una sua coscienza politica che la condurra' al gesto estremo. Tutto l'astio che Charlotte Corday provava nei confronti di Marat, ebbe origine il 7 luglio 1793, quando sulla Gran Cour di Caen si svolse una parata dell'esercito federalista nella speranza di attirare alla causa il maggior numero di giovani volontari. Diversi moniti a sostegno della causa girondina e contro il "sanguinario" Marat, furono urlati per le piazze della Normandia e molti avvisi furono affissi sui muri. "Che cada la testa di Marat e la Repubblica sarà salvata…" Partita da Caen il martedi 9 luglio, Charlotte Corday giunge a Parigi il sabato, di buon mattino; acquista un grosso coltello in un negozio di Palais-Royal e poi si fa condurre in carrozza in Rue de Cordeliers, presso l'abitazione di Marat. Portava con sé una falsa lettera di delazione su presunti traditori della causa rivoluzionaria, cercando in tal modo di superare le resistenze di Simonne Evrard (fidanzata di Marat) che, insospettita, cercava di respingerla. Marat, dopo avere sentito il vocio delle due donne, chiese a Simonne di lasciarla entrare. E così a compiere con decisione la sua missione di morte.Essa dichiarera' al suo processo: "Ho ucciso un uomo per salvarne 100.000". Charlotte uccidendo in Marat la Rivoluzione, credeva di poter pareggiare il conto del sangue versato.Charlotte Corday viene rapidamente processata e condannata a morte dal Tribunale Rivoluzionario. L'esecuzione della condanna e' immediata; Charlotte, vestita con la camicia rossa dei parricidi, viene condotta su di una carretta, in Piazza della Rivoluzione e ghigliottinata il 17 luglio 1793.Non aveva ancora 25 anni.Qualche mese piu' tardi, un certo Adam Lux, tedesco simpatizzante della Rivoluzione, verra' a sua volta decapitato per avere inoltrato una petizione alla Convenzione, con la quale chiedeva venisse dedicata una statua a Charlotte Corday con l'iscrizione: Piu' grande di Bruto!Il corpo di Marat, imbalsamato, con tanto di vasca da bagno e veste insanguinata viene esposto al Pantheon. Il suo cuore, posto in un'urna, viene esposto nella Sala delle assemblee del Club des Cordeliers.