Per non dimenticare

I tre re pellegrini


I primi pellegrini della "Storia delle Storie del Mondo" sono i Magi, i saggi venuti dall'Oriente, seguendo una stella, per adorare il Bambino che tanto terrorizzava re Erode.Il Vangelo di Matteo (l'unico che parla dell'evento) non cita né il loro numero né tantomeno i loro nomi.Saranno le tradizioni locali a stabilire il numero in tre. Quanto ai nomi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sono quelli accreditati in Europa. Così si chiamano già nei titoli dei mosaici di Ravenna, nel VI secolo.
E così vengono citati anche da Marco Polo, nel Milione, che nel 1270 circa dice di averne visto la tomba in Persia.
La Chiesa Cattolica Etiope li chiama Hor, Basanater e Karsudan.In Siria si chiamano Larvandad, Hormisdas e Gushnasaph.Venuti dall'Oriente, arrivati a Behtlehm e poi tornati "per un'altra via" in Oriente, i Magi hanno seguito la loro vocazione di pellegrini anche dopo la morte.Secondo la tradizione, infatti, i loro corpi vennero ritrovati da Sant'Elena, la madre di Costantino, in Terra Santa e di lì trasferiti a Costantinopoli, nella basilica di Santa Sofia.Nel 330, poi, il vescovo Eustorgio di Milano, fece trasferire quei resti a Milano, per l'erigenda basilica di Sant'Eustorgio, appunto, dove voleva farsi seppellire insieme a quei santi. E in Sant'Eustorgio c'è ancora una cappella dedicata ai Re Magi, con un sarcofago paleocristiano che conteneva le reliquie.
Quando Federico Barbbarossa distrusse Milano, nel 1164, fece portare vie le veneratissime spoglie dei Magi e le donò alla cattedrale di Colonia, dove sono tuttora, all'interno di una splendida arca d'oro.