Per non dimenticare

Le maschere


Una componente irrinunciabile del carnevale è il mascheramento.
Storicamente il nascondere la propria identità sta nelle origini stesse del Carnevale, nei Saturnalia latini, la cui caratteristica preminente era la sospensione delle leggi e delle norme che regolavano i rapporti umani e sociali, con manifestazioni che potevano confinare con aspetti quasi vendicativi della plebe e degli schiavi contro i patrizi. L'essere mascherati, in questo caso, consentiva la sicurezza della impunibilità, una volta finito il periodo di festeggiamenti.In Italia, però, dal Seicento in poi, la parola "maschere", legata al Carnevale, ha sempre significato soprattutto le maschere della Commedia dell'Arte, cioè i personaggi stilizzati di quella particolare forma di Teatro che venne a crearsi tra Cinquecento e Seicento, appunto. Personaggi che indossano maschere, costumi caratteristici, che si esprimono con gesti codificati e che rappresentano dei ruoi sociali e dei caratteri umani ben codificati.
Fra le maschere (come personaggi) più tipiche e famose ricordiamo Arlecchino, Colombina, Pulcinella, Pantalone, il dottor Balanzone.Di questi parleremo nei prossimi post.Come in un prossimo post parleremo del fatto che la maschera nera che copre il volto dei personaggi della Commedia dell'Arte è in realtà una stilizzazione della faccia del demonio.