Per non dimenticare

Tutti i Santi e tutti i morti


Sono due feste collegate fra loro non solo dalla cadenza liturgica contigua, nel calendario. Ma anche dalla tradizione popolare. Un giorno già anticipa l'altro. E non per caso la festa di Ognissanti precede quella della commemorazione dei defunti: deve essere ben chiaro che il destino dell'uomo è la gloria di Dio, la coabitazione con Lui nella dimora celeste. E che la morte è solo un passaggio per arrivare alla perfezione dei Cieli.
Oggi una festa dei morti può sembrare un inutile ed eccessivo evento luttuoso. La memoria e la meditazione fanno paura.Nel passato invece la morte era considerata un fatto naturale e la sua compresenza con la vita era tanto ovvia da essere illustrata anche sulla facciate delle case e delle chiese. Spesso si trovano infatti queste DANZE tra vivi e morti, a simboleggiare un intreccio continuo.
Certo, era un'epoca in cui si moriva di più. Ma forse si sapeva anche vivere meglio una vita vera, senza tante paure dell'ineluttabile.