Per non dimenticare

I Re Magi


Il Vangelo di Matteo ci parla di alcuni magi (parola che indicava i re-sacerdoti della persia, aderenti alla religione dello Zoroastrismo e dediti all'astronomia) che, dopo aver studiato il fenomeno celeste della "stella", capendo che segnalava la nascita di un grande re, la seguirono per rendere omaggio al Bambino.Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, testo assai diffuso nel Medioevo, fa derivare il termine "magi" da "magni", cioè grandi, nella sapienza. Attorno alle figure di questi personaggi, sin dai tempi più antichi, si sono diffuse storie e leggende che, ancora oggi, continuano ad affascinare.Non sappiamo con precisione quanti furono; dodici secondo una Cronaca orientale dell'VIII secolo. La tradizione cristiana più diffusa ne conta tre a cui vennero dati i nomi di Caspar, Balthasar, Melchior. Nel VIII secolo il Venerabile Beda descriveva Melchiorre come "un vecchio dai capelli bianchi, con una folta barba e lunghe chiome ricciute", Gasparre " un giovane imberbe" e Baldassarre "di carnagione olivastra e con una barba considerevole".
I doni offerti dai Magi al Salvatore, oro , incenso e mirra, sono quelli che Persiani e Caldei usavano portare ad un re e simboli di maestà divina, regale potestà ed umana mortalità.