MAI PIU' COME PRIMA

INFINITO


Finalmente un pò di tempo....Un pò di tempo per dedicarmi a me stesso.....Sono stato impegnato con zio che era venuto a Milano per cominciare le cure e per capirci un pò di più di quello che ha, visto che, è triste dirlo, ma a Palermo ci son voluti 30 gg per fare una biopsia e alla fine non ci sono neanche riusciti. Ripeto purtroppo invece qui a Milano in una settimana si è fatta la biopsia, dopo due giorni avevamo l'esame istologico e nel pomeriggio dello stesso giorno abbiamo cominciato con la Kemio....Fantascienza? No purtroppo....Comunque tra crisi di pianti e vomito, nel bene e nel male, devo essere grato a tutta questa situazione che mi ha permesso di passare del tempo con lui che in altre occasioni non sarei riuscito ad avere....La colazione insieme, leggere il giornale e poi commentare le notizie insieme, parlare del nostro lavoro così simile e capire quante cose abbiamo in comune nel nostro modo di interpretarlo e di viverlo e nonostante tutto non c'è altro che avremo voluto fare....Quanti discorsi, quante parole, quanta vita in questi giorni...Sì vita sembra impossibile ma in certi posti si respira più vita di quanta se ne veda normalmente in giro...In questo periodo ci siamo conosciuti così tanto, come 35 anni non sono mai bastati.Un affetto nuovo, un sentimento diverso, perchè si può avere lo stesso sangue e non conoscersi affatto, ma quante volte si può dire di essersi guardati negli occhi e conosciuti veramente? E di questa conoscenza avevo fame. Lui è sempre stato ciò che io avrei voluto essere. Lui faceva il lavoro che a me era stato permesso solo di sognare. Quante volte lo ho idolatrato: da ragazzino e poi da adolescente. E questa invidia di bimbo ha fatto sì che io crescessi senza sapere chi realmente fosse, ma solo quello che potevo vedere.Ed ora un tumore ci ha portato l'uno difronte all'altro, non più un ragazzino e un bravo poliziotto, non più due punti di vista troppo lontani per capirsi, ma due uomini sullo stesso piano. Due uomini che si guardano negli occchi, due poliziotti che amano quello che fanno e che hanno fatto.Due uomini coraggiosi che non hanno vergogna di piangere insieme e capire che non basta essere parenti per volersi bene. Conoscere e farsi conoscere:"Zio guarda come è diventato il ragazzino che ti guardava dal basso verso l'alto nella tua maestosità e che le voci e la distanza han fatto il possibile per denigrarti. Sai che ti dico zio? Da umano mi piaci di più..."Ora che ci guardiamo negli occhi quante cose capiamo, ora che mi ascolti e non mi guardi più come un ragazzino, ma i tuoi occhi si illumunano e mi vedono uomo... E poi quel velo, quella lacrima che non ce la fa più e cede alla gravità "Che uomo sei diventato, nei tuoi occhi si legge tutta la tua vita, non vergognarti del tuo sguardo triste. Fa che le persone possano apprezzarti per quello che realmente sei....."Ci sentiamo praticamente ogni giorno adesso, e avere sempre la stessa voglia di raccontarci quello che succede...chi l'avrebbe detto?!?Domenica mattina mi sono svegliato e mentre ero nel lettone ho preso coscienza di poter tornare alla mia normalità e voler riprendere la mia routine e così dopo tanto ho pensato di fare un salto al cimitero e fare due chiacchiere con te ritagliandomi quelli spazi che sono solo miei, si lo so che parliamo sempre e non è necessario venire là, ma mettere a posto i fiori dare acqua alle piantine mi rilassa....Entro e sembra che le due magnolie giganti mi salutassero come per dire"Quanto tempo?" E sì ragazze sono stato impegnato. E percorro il vialetto alberato sotto la pioggia, mi piace camminare sotto l'acqua senza ombrello è libertà è bello. Quando arrivo all'inizio del vialetto dove sei tu alzo lo sguardo, c'è qualcosa che non và....Che è successo, non capisco accelero il passo curioso....O Dio ora mi prende un colpo....E' sprofondato tutto ha ceduto il terreno ed è tutto sprofondato, Giulia, tua mamma pinge disperata tenendosi il petto e capisco quel dolore perchè è lo stesso che sento pure io, Dio fa male e tanto. Come è potuto accadere e poi solo a te.....Che male che brutto.....Cerco di tranquillizzare tua mamma, ma non ce la faccio perchè non ho tranquillità in questo momento nel cuore..Fino a martedì mattina sono stato come un pazzo, il pensiero che abbia ceduto la bara mi tormenta e non riesco a capire.....Martedì mattina mi sono ritrovato con tua mamma e un nostro omino fidato del cimitero e ci ha assicurato che tutto è a posto che ha ceduto un rialzo del coperchio ma è normale e che nulla si è aperto e così ha rimesso dell'altra terra e rimesso a posto il giardinetto. Sereno? Contento? Non lo so...Come mi sento? Come se ti avessi seppellito per la seconda volta.....Devo superarla questa cosa e sta volta devo farlo da solo.......