Arte...e dintorni

Indecisione


Un dubbio mi arrovella ultimamente.In genere mi fanno riflettere molto le cose che non voglio fare. Negli altri casi dico sempre sì subito e poi penso al da farsi.Quando avevo saputo che non c'erano più soldini al vecchio lavoro e prima di ricevere la proposta fiorentina, avevo cominciato a mandare curriculum a destra e a manca. Compreso uno come hostess sui treni.A distanza di mesi e mesi, mi hanno convocata a gennaio a Milano per fare lo scritto.Ci ho provato...e sono passata. Da 1200 candidati siamo passati in 289 e dire che non erano domande difficili, solo poco tempo. 30 minuti per 40 risposte da dare.Ora dovrei fare il primo colloquio, cui, se passo, seguirebbe un secondo, cui, se passo, seguirebbe un corso di due mese, cui, se passo, il lavoro con tempo indeterminato.Sembrerà che voglia sputarci sopra, ma non è il mio lavoro. Si prevedono turni anche di notte e stare sia a bordo che a terra. A questo si aggiunge l'incognita della sede cui si viene assegnati.Da un lato mi dico "è un tempo indeterminato, se va bene"; dall'altro mi dico "non voglio fare questo a "vita"".Ora sto finalmente bene a lavoro, mi piace un sacco, sto bene con le persone e anche se c'è tanto da fare lo affronto serenamente. Certo sono precaria.Sarei precaria anche sul versante scuola.Ma penso: fare una cosa che non ti piace o comunque non ti affascina come quello che si fa, non può diventare una cosa abominevole?