Arte...e dintorni

Non pensare


è quello che provo a fare.Senza esito positivo.Sono scesa a casa per un matrimonio e un altro mi attende questo venerdì. MAtrimonio di amici di vecchia data, di quelli che si conoscono dal lontano 1999 e nonostante tutto è come se fosse rimasto tutto uguale, anche se siamo cresciuti, ci siamo laureati e ora lavoriamo chi più chi meno, e viviamo anche in posti lontani. Anzi, come diceva un amico a questo giro di matrimonio, da lontano lontano (far far away)....come  nel cartone animato di Shrek.Ma stavolta c'era un'inquietudine di fondo. Non per il mio solito rapporto di amore odio con Napoli, città che amo per quanto ha e odio perché non sa gestirlo, perché non cambierà mai, perché le persone sono sempre le stesse e, come dico sempre, solo il Vesuvio può fare qualche opera buona.No. Stavolta era diverso.Dopo 7 anni che dietro mille contolli ti dicono che è tutto ok, che si tratta di una banalità, non possono cambiare idea e dirti "beh, pare sia un nodulo. Va controllato. Sai com'è, in genere sono tumori maligni". Non si può usare questo tatto e questa delicatezza nei confrondi di una signora che a novembre compie 60 anni. Non puoi farlo se, a maggior ragione, la signora in questione è la mia mamma.Oggi s'è fatto un altro controllo. Quello che dovrebbe scongiurare il cancro.Cerco di pensare che sia il classico "abbaglio". Non è possibile dopo tutti questi anni che sia qualcosa di diverso dalle cisti. Non è possibile con le analisi perfette.Non è possibile.Non deve esserlo.