Arte...e dintorni

Bucato


Partecipando all’iniziativa di Ody, ecco il primo post relativo al BUCATO.Il mio è essenzialmente un ricordo di quando ero bambina.Ricordo queste estati assolate nella prima casa della mia vita.Avevamo un lungo balcone che dalla sala arrivava fino alla cucina. Giù, si sa, le uniche finestre ammesse sono solo quelle dei bagni.In quei lunghi pomeriggi, mi divertivo a osservare: c'era il canarino della signora che abitava al piano di sotto, il coetaneo che faceva cyclette fuori al balcone. E poi c'erano le lunghe chiacchiere con la mia compagna di giochi del piano di sopra.Mamma stendeva il bucato sullo stendino proprio in quel balcone.Per refrigerarmi io e la mia gatta andavamo a nasconderci lì sotto. Io l’accarezzavo e lei ricambiava con mille fusa. Guardavo il sole filtrato dai panni stesi e mi rilassavo, mi rinfrescavo e ridevo di tutti i giochi con la gattona.Ma BUCATO può significare anche altro nella vita. Non solo panni da stendere o ritirare. Anche gomme, nel senso di pneumatici, bucati! Si dice "ho bucato" e mi è successo proprio poco fa. Una gomma squarciata all’arrivo di scuola…anche quelle sono soddisfazioni