Arte...e dintorni

Lettere e giorni - Gatti


Sono cresciuta con una gatta, o forse la gatta è cresciuta con me visto che c'era già alla mia nascita. Fu portata in casa da mio nonno poco prima che morisse. Aveva 15 giorni e mia nonna, con tutto l'affetto del mondo, mi raccontava "pareva na zoccola!", nel senso di topolino, non con un riferimento traslato alla donna di facili costumi o al topo di fogna.Mamma mi ha sempre raccontato che mi spiava in basso mentre ero in culla. Non mi ha mai graffiata e venuta contro. Avrà pensato "chi è questa palla di ciccia di 4,250gr che mi hanno appena portata in casa e dorme sempre?!?!?!?"La palla di ciccia è poi cresciuta, la gatta invecchiata.Faceva le peggio cose: giocava con i gomitoli di lana (una volta ha avvolto l'intero letto!), giocava a palla facendo le sue partite di calcio immaginarie e ti lisciava le gambe di continuo. Mia nonna, che l'adorava, era sempre pronta con le sue parole dolci:"Uè, ma chest è vecchia e sta semp a pazzià""Uè, sta disgraziata, me fa semp piglià paura ogni vota che si vene a struscià"La mia gatta, Lilli, aveva una predilezione spasmodica per pollo e alici. Si piantava davanti al forno appena si mettevano a cuocere e dopo averne mangiato, entrava in sciopero della fame per i due giorni successivi (chiederò i diritti d'autore a Pannella....)Aveva le vertigini, soffriva di stipsi, e non è mai scappata di casa, neanche uscita fuori al balcone (forse per il problema "vertigini"), s'addormetava sulla tv e ogni tanto ci trovavamo la sua testa penzolone sullo schermo. Era vanitosa: si guardava allo specchio e si lisciava con la zampa.Poi la mia bella gattona grigia dagli occhi verdi, si è ammalata di tumore. Dimagrita paurosamente, ha perso peso ma non il suo ordine: non hai mai fatto i suoi bisogni fuori dalla lettiera. Una mattina la trovammo acciambellata lì perché non era riuscita ad uscire, fino a trovarla stecchita in un giorno forse simbolico: la festa della donna.Ho pianto come una disperata. 14 anni di gatta fantastica.