Esternalizzati!!!

Roma, 5 febbraio. Tutti in piazza.


SESTO - Ore 24.00 - Ci troviamo sotto la sede Wind di Sesto San Giovanni per partire alla volta di piazza Barberini a Roma, 4 pullman carichi di colleghi, occhi decisi, facce dure, cuore, anima e mente volte ad un solo obiettivo: FAR CAMBIARE IDEA ALL’AZIENDA!
ROMA - Ore 7.30 - Siamo arrivati a Ponte Mammolo, periferia di Roma, l’aria gelida del mattino ci accoglie mentre ciascuno di noi riempie lo zaino con il materiale per manifestare. Si collaudano i fischietti, si sventolano alcune bandiere poi tutti in metrò, direzione P.zza di Spagna, il primo check-point della manifestazione. Qui s’iniziano ad indossare le pettorine, si preparano le restanti bandiere, si da un’iniziale coreografia all’evento. Crescono i suoni, si alzano i cori e il fiume dei volantini inizia la sua piena verso P.zza Barberini.
Eccoci arrivati, saremo circa 500/600, ci siamo tutti e dopo pochi minuti ci raggiungono, insieme ad un sole accecante, anche i colleghi di Palermo, Ivrea, Pozzuoli, Roma, Pisa, Firenze, Bologna, Genova e amici dell'Abruzzo e di altre aziende. Tanti striscioni, cartelloni colorati, tamburi, trombette e megafoni.Chi c’era non scorderà facilmente il boato all’ingresso nella piazza dei colleghi di Napoli e Palermo. A questo punto Barberini appare come un enorme 45 giri circondato dalla strada e noi tutti, intonando canzoni, slogan e ritornelli, a trasformarlo in pochi minuti in un enorme giradischi umano. I cittadini ci osservano incuriositi, le Forze dell’Ordine vigilano attentamente.
Ad ogni giro, il fermento della piazza cresce in potenza, alimentato dalla straordinaria percentuale di adesione allo sciopero nazionale (90 %) e dalla visita inaspettata del Ministro del Lavoro Damiano che convoca una nostra delegazione. A questo punto è l’apoteosi degli slogan, degli applausi, delle urla contro questa sciagurata decisione di svenderci.
Il risultato è perfettamente raggiunto, il presidio si conclude al rientro della delegazione ricevuta dal ministro. Al disco manca l’ultimo giro sufficiente per i saluti, gli abbracci e la promessa di rivederci al più presto a Milano per un’altra grande manifestazione…TUTTI! La piazza si svuota piano piano ma rimane in tutti l’eco dell’ultima frase uscita dai megafoni: “CIAO RAGAZZI E GRAZIE A TUTTI, DI CUORE!”